
Negli ultimi tre anni, i droni sono diventati l’argomento principe quando si parla del futuro della guerra. Vi è un altro fronte, però, che al momento non è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e, nei prossimi anni, potrebbe oscurare completamente i velivoli senza pilota: quello delle biotecnologie. Secondo quanto riportato da Axios, esse potrebbero diventare uno dei nodi cardine dello scontro tra Usa e Cina e, in questo momento, la Repubblica popolare sarebbe in vantaggio.
Al momento, gli studi avviati in questo campo si sono concentrati su sistemi di protezione migliorati, camuffamento dinamico, sintetizzatori di cibo, super soldati, batteri capaci di identificare le mine e invio di materiale sabotato ai nemici. Secondo la Commissione della sicurezza nazionale sulle biotecnologie emergenti americana, che ha lavorato per due anni a un rapporto dettagliato, il fatto che la Cina abbia dato la priorità a questi studi circa vent’anni fa l’ha messa in una posizione dominante, che gli Stati Uniti potrebbero recuperare solo se cambieranno direzione nei prossimi tre anni.
Washington, inoltre, dovrebbe fornire al settore un minimo di 15 miliardi di dollari in un quinquennio per “supercaricare” il settore e collaborare con i partner Nato attraverso il programma di accelerazione dell’innovazione dell’Alleanza atlantica (DANA).
Nel rapporto della Commissione si legge anche che “vi sono tutte le ragioni per credere che il Partito comunista cinese utilizzerà le biotecnologie come arma” e che “la guerra con i droni sembrerà cosa da poco” quando l’esercito popolare di liberazione schiererà truppe geneticamente potenziate. Per questo motivo, gli Usa dovrebbero inserire elementi di biotech nei loro giochi di guerra e nelle esercitazioni.
Un veterano del Corpo dei marines, intervistato da Axios, ha sottolineato che la leadership statunitense dovrebbe considerare le biotecnologie come un dominio bellico a sé stante. “Immaginate se potessimo, sul campo, produrre sangue conservabile in modo da fornire cure d’emergenza nel momento esatto in cui servono”, ha affermato.
“Immaginate un mondo in cui siamo in grado di sviluppare nuove energie attraverso mezzi biologici, con una potenza di gran lunga superiore per estendere la portata dei nostri sistemi missilistici esistenti. Cambierebbe completamente i calcoli strategici a tutti i livelli”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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