È passato appena un mese dalla tragedia dell'Airbus 330 di Air France precipitato nell'Atlantico, ma nei cieli è avvenuta un'altra tragedia. Sempre un Airbus, questa volta un 310 della Yemenia Air, con 153 passeggeri a bordo, è precipitato a largo delle isole Comore, in pieno oceano Indiano. Sempre una grande maggioranza di passeggeri francesi, 66, partiti due giorni fa da Parigi, dall'aeroporto di Roissy. Da lì uno scalo a Marsiglia e poi a Sanaa, la capitale dello Yemen, dove erano stati trasbordati da un A330 - controllato accuratamente dagli esperti francesi - all'A310 che poi è precipitato. «Quel velivolo - ha detto il segretario ai Trasporti francese Dominique Bussereau - era stato bandito dalla Francia dal 2007. Era stato controllato dalla Direzione generale dell'aviazione civile di Parigi ed erano stati rilevati un certo numero di difetti».
Sul luogo del disastro, fra Mozambico e Madagascar, stanno già operando, per recuperare i corpi delle vittime e i rottami dell'aereo, in primis la scatola nera, motovedette delle Comore e del Madagascar, ma anche la Francia ha inviato sul posto due navi e un velivolo, nella speranza di trovare dei superstiti. I soccorritori, infatti, hanno già recuperato più di 50 cadaveri, ma anche una ragazza di 14 anni. E le operazioni vanno avanti incessanti, nonostante il mare grosso e il forte vento.
Potrebbe essere stato proprio il vento a creare problemi all'aereo, scomparso dai radar poco prima dell'una di notte (ora italiana), quando mancavano pochissimo all'arrivo. Il ministro dei trasporti yemenita, Khaled Ibrahim, ha infatti escluso che il velivolo fosse difettoso. «Era stato revisionato completamente a maggio in Yemen sotto la supervisione della stessa Airbus - ha fatto sapere Ibrahim, aggiungendo che - era in linea con gli standard internazionali». Bussereau, secondo il quale ci sarebbe stato «un avvicinamento, quindi una ripresa di velocità, poi un nuovo avvicinamento che sarebbe stato mancato», ha puntato il dito contro la Yemenia, sottolineando che la compagnia di Sanaa sarebbe «monitorata molto da vicino per la sicurezza».
Ma la replica arrabbiata arriva da Parigi, che a distanza di un mese dallaltra tragedia, ha perso ieri 66 cittadini e accusa: quellaereo non poteva volare sui nostri cieli, era stato escluso per «irregolarità».
Sul caso si è espresso anche il commissario ai trasporti dell'Ue, Antonio Tajani, che in particolare si chiede perché la compagnia abbia cambiato velivolo: «L'aereo che ha iniziato il viaggio partendo da Parigi è stato cambiato a Sanaa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.