"Un disco da cantautrice per raccontare i cani sciolti come me"

L'artista pubblica le nuove canzoni e celebra con un tour i dieci anni di concerti

"Un disco da cantautrice per raccontare i cani sciolti come me"

Francesca Michielin, come sta vivendo la sua «resistenza»?

«Quel tweet è stato male interpretato».

Dopo la vittoria di Giorgia Meloni lei ha twittato: «Oggi inizia la resistenza». Poi l'hanno ritratta con Chiara Ferragni a una sfilata di Moschino.

«In realtà la sfilata c'era stata una settimana prima delle elezioni. In ogni caso, le donne possono anche parlare di femminismo e andare alle sfilate di Moschino. E non facevo riferimento alla Resistenza partigiana, ci mancherebbe altro».

E quindi?

«In realtà molti miei colleghi hanno usato il concetto di resistenza, dalla Rappresentante di Lista ai Coma Cose: è un modo di vivere nonostante i tempi non siano magari facilissimi».

Un tempo da «Cani sciolti», come il titolo del suo nuovo album.

«È un disco sincero al cento per cento. È la prima volta che scrivo per intero un album e ne curo anche l'arrangiamento e la produzione».

Francesca Michielin ha appena compiuto 28 anni e in un decennio abbondante di carriera ha fatto di tutto. Ha vinto X Factor nel 2011, è arrivata due volte seconda a Sanremo, ha rappresentato l'Italia all'Eurovision, ha fatto un feat con Fedez, è tornata a XFactor per condurlo. Ma soprattutto si è costruita una credibilità fatta di musica ma pure di prese di posizione, magari non sempre condivisibili o popolari, ma comunque coraggiose e sentite. Nell'epoca della musica volatile e disimpegnata, è comunque l'eccezione che conferma la regola.

Però comunque qualcuno pensa che una «persona impegnata» non possa essere anche una «persona glamour».

«Nell'introduzione del mio podcast Maschiacci spiego che dallo slogan Da grandi poteri derivano grandi responsabilità voglio passare a Da grandi privilegi derivano grandi responsabilità. In sostanza le donne possono anche parlare di femminismo e andare alle sfilate di Moschino. Dipende come si usa il privilegio di essere una donna che può andarci».

Nella musica ci sono comunque tanti testi sessisti.

«Scrivere testi sessisti nel 2023 non ha più senso, se mai ne ha avuto uno. Ma è anche vero che bisogna contestualizzare e che un artista non può essere valutato con lo stesso metro. Insomma non si può chiedere conto a Fabri Fibra dei suoi testi».

Nella canzone «Claudia» parla da donna a donna.

«È un brano per tutte le ragazze che non hanno mai trovato una canzone declinata al femminile, nella quale si potesse dire ti amo a un'altra donna o comunque a una persona dello stesso sesso».

Perché quasi nessuno del pop lo ha fatto prima?

«Magari prima di me tanti miei colleghi non l'hanno fatto perché non se la sentivano o non volevano troppo clamore».

Da pop a populista quanta distanza c'è?

«Io voglio fare pop, non populismo. Chi fa pop, lo fa per comunicare e trasmettere messaggi. In sostanza, non dobbiamo sempre piace ma talvolta anche stare sul c...».

A Sanremo è scoppiata la polemica su zero donne nella cinquina finale.

«Dopo la vittoria Mengoni avrebbe potuto tirarsela e invece ha segnalato questa mancanza dedicando la vittoria proprio alle donne».

Però lei ha fatto due Sanremo ed è arrivata due volte seconda. Magari non è una congiura ma una coincidenza.

«Mah, ci sono dei dati molti chiari sulle poche donne in classifica e nei posti dirigenziali delle case discografiche».

Pregiudizi?

«Spesso se vediamo una sola donna in classifica pensiamo che sia l'unica brava. Magari non è così».

Pregiudizi femminili?

«C'è anche una misoginia femminile. Molte donne sono state educate che l'unico modo per riuscire nella vita è sgomitare».

Domani nella sua Bassano del Grappa debutta il tour nei teatri.

«Si chiama bonsoir! Michielin 10 a teatro, celebra dieci anni di concerti e ha già molti tutto esaurito».

Cosa pensa di chi accusa i vecchi artisti di non lasciare le scene?

«Dipende da cosa hai ancora da dire. Nessun pregiudizio da parte mia: mio padre è un grande fan di McCartney».

Che ha scritto «When I'm sixty-four» sulla paura di invecchiare.

«Voleva ritirarsi a 64 anni? Io talvolta penso che vorrei ritirarmi a trenta».

Condurrà di nuovo X Factor?

«Ho un nuovo disco molto cantautorale, un tour che parte e ci devo pensare».

Quindi sì.

«Di certo mi sono molto divertita, è stata una bella esperienza».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica