Oltre 7 miliardi di dollari. È la cifra che la famiglia Sackler dovrà risarcire per aver creato la crisi degli oppioidi negli Stati Uniti. I Sackler sono conosciuti come “la famiglia più malvagia d’America” per aver alimentato senza scrupolo la dipendenza da OxyContin tra migliaia di americani.
Siamo in grado di dire se questa cifra è tanto o poco? Nello specifico i Sackler hanno accettato di pagare 6,5 miliardi di dollari e di rinunciare alla proprietà dell'azienda, la Purdue Pharma, che pagherà quasi 900 milioni di dollari. Il contributo dei membri della famiglia è superiore di 500 milioni di dollari all'intesa precedente.
Eppure sembra nulla rispetto al danno creato: 500mila morti dagli anni Novanta. E sembra nulla anche rispetto al business realizzato con l’antidolorifico (35 miliardi di dollari).
Il dramma della dipendenza e della morte per overdose di centinaia di migliaia di persone negli Stati Uniti è stato anche raccontato in una serie su Netflix intitolata 'Painkiller'. Che ha molto colpito l’opinione pubblica e in qualche modo ha anche contribuito ad aumentare la cifra del risarcimento.
Chi sono i Sackler? Sono una delle famiglie più ricche degli Stati Uniti. Per decenni il loro nome è associato a generose donazioni al mondo delle arti e delle scienze e a lungo adornano le pareti di prestigiose istituzioni: dal Metropolitan Museum of Art di New York al Louvre di Parigi, dalla Scuola di medicina di Tel Aviv al Museo archeologico di Pechino. Proprietari di un impero farmaceutico, le origini del loro patrimonio miliardario risalgono agli anni Sessanta, quando il capostipite, Arthur, fa fortuna con la promozione di un “nuovo e rivoluzionario farmaco” contro l'ansia: il Valium.
Marketing intraprendente, spregiudicato. E basato su un dato non scientifico: viene diffuso il messaggio che l’ossicodone non crea dipendenza. Una delle più grosse fake sanitarie, che decreta la fortuna e il declino dei magnati farmaceutici, mettendoli al centro dello scandalo del business del dolore. L’OxyContin è un antidolorifico due volte più potente della morfina, un cugino chimico dell’eroina. Per anni viene venduto come panacea contro tutti i mali, anche se si tratta solo di mal di testa o di mal di schiena. Inizia un meccanismo di pressione sui medici e un giro di ricette facili che in breve tempo crea un popolo di dipendenti. Molti dei quali arrivano alla morte.
In Italia l’OxyContin viene commercializzato dalla Mundipharma pharmaceuticals, con sede a Milano. E in quella stessa sede lavora per qualche tempo anche Marianna Sackler, figlia di Richard Sackler. L’azienda opera in modo indipendente rispetto alla casa madre e mette in atto delle sue strategie di marketing ben lontane da quelle americane. Per di più la sanità italiana è strutturata in modo tale che un’epidemia di OxyContin sarebbe un’ipotesi assolutamente impraticabile. Di sicuro, non per mezzo del sistema sanitario.
Innanzitutto perché il farmaco viene prescritto solo in certe situazioni e con dosaggi iper controllati poi perché le terapie del dolore vengono messe a punto e seguite dai medici, senza che il paziente sia lasciato solo nel suo percorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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