Tre mesi fa lo aveva giurato davanti al giudice che lo stava processando per una delle sue tante incursioni tv che mai più avrebbe molestato i giornalisti durante le riprese. Ma non è stato di parola, anzi il disturbatore Gabriele Paolini ieri ha superato se stesso, strattonando e facendo cadere la giornalista del Tg1 Sonia Sarno in diretta televisiva. Dopo l'ennesima scorribanda (durante la sua «carriera» iniziata negli anni Novanta ha collezionato circa ventimila incursioni tv) all'arrivo della polizia Paolini è fuggito verso piazza Venezia. L'episodio è avvenuto a pochi passi dall'ingresso di Palazzo Grazioli, dove stava per cominciare il vertice di maggioranza convocato dal premier Berlusconi. La Sarno aveva appena iniziato lo «stand up» quando il disturbatore, che era riuscito ad avvicinarsi, ha cominciato a pronunciare alcune frasi al microfono. A quel punto un tecnico Rai ha cercato di allontanarlo e lui si è aggrappato alla giornalista buttandola a terra. La malcapitata è riuscita ugualmente a concludere il servizio, poi si è precipitata in commissariato per denunciare il noto «inquinatore tv» o «profeta del condom», come lui stesso si definiva all'inizio della sua «professione». I reati che gli verranno contestati sono quelli di lesioni personali volontarie e interruzione di pubblico servizio. Anche Paolini ha annunciato l'intenzione di presentare una denuncia contro i tecnici per aggressione. «Durante il parapiglia con tre tecnici che si sono scagliati contro il birichino della tv - spiega in una nota Paolini - sono caduto a terra, assieme alla giornalista Rai, e ho sbattuto violentemente la testa».
Recentemente, dopo la raffica di querele ricevute, la questura ha adottato nei confronti del disturbatore il provvdimento dell'avviso orale, invitandolo a desistere dalle sue imprese, oltre ad un foglio di via obbligatorio con un divieto di rientro nel comune di Fiumicino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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