Dl liberalizzazioni, si procede tra i molti dubbi dei partiti

Tassisti, maggioranza, opposizione. Il dl continua il suo percorso verso l'approvazione. Modifiche alla norma sui taxi. Dubbi in Aula

Il dl Liberalizzazioni continua ad essere al centro del'attenzione. Ieri sera l'approvazione dell'apertura del conto corrente bancario e dei prelievi gratuiti per i pensionati con assegno sotto i 1.500 euro, dopo l'ok a un emendamento. Arriva anche il no alle commissioni per gli automobilisti che acquistano carburante fino a 100 euro con la carta di credito. E oggi arriva l'approvazione anche per la norma sui taxi, che rimette ai sindaci la competenza sulle licenze.

Il presidente del Consiglio, Mario Monti, comenta le modifiche parlando di "responsabilità verso l’opinione pubblica" e sottolineando come alcune variazioni "verranno accolte e qualche altra modifica" non sarà invece recepita. Il che non significa comunque un "arretramento" rispetto a quanto stabilito in precedenza. Il premier sottolinea anche come il governo punti "molto sulle liberalizzazioni" per liberare il potenziale di crescita economica del Paese. Le misure inserite, sostiene, "sono giuste e avranno i loro effetti".

Nonostante le rassicurazioni, non c'è comunque una visione comune alle parti politiche. Il Partito Democratico parla di alcuni passi avanti, sottolineando comunque come ci siano anche dei punti di arretramento, auspicando "qualche sforzo in più su un arco di problemi, come quelli delle professioni, dell'energia, della benzina o dei farmaci".

Contro l'andamento dei lavori arriva la protesta in aula di Lega e Idv. Il partito di Pietro contestano "Il continuo stop and go dei lavori e le conventicole da sagrestia, al di fuori della Commissione, in cui si consumano intese, accordi, inciuci e scambi". Nelle lamentele dell'Italia dei Valori il medoto, ma anche i contenuti del dl. "Ancora una volta la montagna sta partorendo un topolino", denuncia Antonio Di Pietro, parlando di liberalizzazioni e libera concorrenza che sono chiacchiere "nel momento in cui si va al voto con lo spettro del voto di fiducia, con il parlamento che dovrà votare un pacchetto fatto nel retrobottega del parlamento".

Critiche anche da parte del Terzo Polo, che guarda con "grande preoccupazione" il rischio di snaturare il dl. "Se vedessimo che il testo rischia di essere peggiorato in modo serio", commenta Rutelli, "ci riuniremo per valutare il comportamento da tenere al momento del voto".

Tassisti e avvocati 

Insoddisfazione anche dai tassisti, nonostante i provvedimenti previsti siano stati fortemente rivisti. "Ma quale vittoria dei Taxi, questo non è neppure un pareggio". A dirlo Loreno Bittarelli, presidente di Uritaxi e leader dei tassisti romani, che sottolinea le molte concessioni da parte della categoria, dai turni, al miglioramento del servizio, fino alla doppia guida, per le quali non hanno ottenuto nulla in cambio. "Ci aspettiamo quindi che vengano accolte le nostre richieste in materia di riconoscimento di lavoro usurante, di sgravi sul costo del carburante e sull'abbattimento dell'Iva per i beni strumentali".

Gli

avvocati hanno invece dichiarato sette giorni di sciopero, dal 15 al 23 marzo. Il 15 si terrà a Roma una manifestazione davanti al ministero della Giustizia, accompagnata dal blocco totale dell'attività giudiziaria.

 

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