Alessandro Parini
da Torino
Dice quello che deve con la faccia meno truce che in passato, Fabio Capello. Ma quando vuole lanciare un messaggio, sa sempre come fare. Meglio: sa perfettamente come fare. E allora, al di là dellovvio «vogliamo vincere la Supercoppa contro lInter», ecco che i peana lanciati da tutto il mondo del calcio sul nuovo ruolo di Del Piero in Nazionale, sul suo partire largo a sinistra in appoggio alle due punte, non accendono più di tanto le fantasie del tecnico: «Parliamo sempre di lui, alla fine. Ha giocato bene in Nazionale partendo da sinistra, è vero, il giorno dopo ha anche detto di avere gradito: ma in precedenza aveva sostenuto di sentirsi una seconda punta e nel secondo tempo, quando Lippi ha cambiato atteggiamento tattico schierando due soli attaccanti, Del Piero è uscito. Con noi potrà giocare anche in quel ruolo, ma a sinistra, oltre a Nedved, ho anche Mutu». Il che suona più o meno: «Se nel 4-4-2 del ct azzurro non trova posto, perché dovrebbe trovarlo nel mio?». Ancora: «Ognuno si sente a proprio agio in una particolare zona del campo, potendo però rendersi utile anche altrove. Se mi si passa il paragone, è come quando una persona possiede vari vestiti sentendosi però particolarmente bene con un abito soltanto». Quindi, Juve con Trezeguet e Ibrahimovic, Nedved largo a sinistra, Del Piero in panchina al fianco di Mutu. I dubbi sono altri: Vieira ha un malanno muscolare ma potrebbe farcela, come Camoranesi. Thuram è ko (contrattura), al suo posto giocherà Kovac: «Il croato ha meno minuti degli altri nelle gambe - ha detto Capello - ma lho visto bene nellamichevole contro il Brasile: è sempre molto concentrato». Una possibilità per Abbiati ma Chimenti dovrebbe partire titolare. E lInter? «In due anni ha messo a segno i colpi di mercato più importanti.
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