Quell'Ipazia di Marta cinguettava su Twitter. Marco Doria preferisce Youtube. Ieri il sindaco ha spiegato ai genovesi su un video, pubblicato anche sulla prima pagina del sito web del Comune, l'aumento dell'IMU . In Sala rossa, invece, il prof è intervenuto pochissime volte e la discussione su bilancio e tasse è stata affidata prevalentemente all'assessore Franco Miceli. In serata la maggioranza ha ufficialmente perso i pezzi dell'Idv e i grillini hanno votato contro la prima delibera sul regolamento dell'IMU. Tutto previsto: con i consiglieri del Pdl, di Musso, della Lega Nord e dell'Udc i no sono stati 17, i sì sono stati 21 (compreso il capogruppo Fds Antonio Bruno e il sindaco). Dei 41 consiglieri aventi diritto al voto, erano assenti il senatore della lista civica, Paolo Repetto (Udc) e Nadia Canepa (Pd).
«L'amministrazione - ha detto Doria nel filmato online - è impegnata nella difesa dei servizi che non possono essere compressi al di sotto di un limite, che renderebbe penose le condizioni di vita di tanti cittadini. Perciò è necessario trovare risorse. Abbiamo deciso senza alcuna soddisfazione di fissare l'aliquota Imu sulla prima casa al 5 per mille».
La votazione sulla delibera che fissa tale aliquota è prevista per oggi. «Abbiamo proposto molte iniziative fattibili per il taglio agli sprechi e il reperimento di nuove risorse - spiega il consigliere Idv Vittorio De Benedictis - per esempio ci sono da vendere le 11 farmacie comunali, che nel 2010 hanno incredibilmente registrato perdite per 86mila euro. Significa che le farmacie gestite dai compagni di Tursi sono le uniche al mondo che non producono utili. Non si capisce perché Marco Doria non le voglia vendere». Ieri il segretario provinciale della Lega Nord, Alessio Piana, ha comunicato che continua la raccolta delle firme del «Carroccio» per abolire lImu sulla prima casa e per attuare il federalismo fiscale portuale. Oggi dalle 9 alle 13 ci sarà un banchetto in spianata Castelletto, domani in via Rolando a Sampierdarena, venerdì in via Napoli e sabato in via Pendola dal mercato di Terralba. Intanto, in Sala rossa, l'assessore Annamaria Dagnino ha detto che «si sta valutando» l'installazione dei tornelli per gli accessi alla metropolitana, che è l'unica al mondo sprovvista di un controllo degli ingressi. La nuova opposizione è tornata a puntare il dito contro le «premialità» ai dirigenti di via Garibaldi. Gli assessori Isabella Lanzone (personale) e Miceli hanno spiegato che non si possono ridurre i «privilegi» a quelli dello stipendio d'oro e dal posto fisso. I dirigenti del Comune avranno ancora «carta bianca» nell'assegnazione delle consulenze. Inoltre, niente «soggetto terzo» per l'Agenzia delle Uscite proposta da Enrico Musso, per controllare le spese ed offrire più trasparenza. «Niet» pure alla proposta del consigliere Pdl Matteo Campora, di immettere sul mercato i Bond comunali triennali al 3,75%.
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