Dormivano in treno: aggrediti due italiani

La paura corre veloce sui binari del treno. Anche quando i treni sono fermi e i binari morti. I fatti lo dimostrano: l’inverno scorso in città sono stati diversi i tentativi - più o meno riusciti - di stupri a bordo di vagoni dei treni, soprattutto da parte di extracomunitari. Che, approfittando di situazioni e contesti di estrema povertà e disagio, di donne (tante le badanti) stremate dalle fatiche e dal sonno e in cerca di un giaciglio su cui riposare qualche ora, non esitavano ad assalire quelle poverette adagiatesi all’interno dei vagoni dei cosiddetti binari «morti» per approfittare di loro.
Avventure drammatiche, consumatesi nel buio e nella paura, ma terminate anche con qualche arresto dei responsabili da parte della polizia. Avventure che, purtroppo, si ripetono. L’altra notte è accaduto a una coppia di due italiani, un uomo e una donna. Aggrediti da uno straniero - il marocchino Mohammed El Houl, classe 1944, clandestino e pluripregiudicato per reati contro il patrimonio - che è stato poi arrestato con l’accusa di violenza sessuale e tentato omicidio.
«Non si tratta di tossicodipendenti, piuttosto di due sbandati, due 40enni di origine umbra che avevano perso il posto di lavoro da un po’ e dormivano sul binario da qualche giorno» assicura un poliziotto che è intervenuto personalmente sul posto, parlando degli aggrediti. La cui vicenda è tanto semplice quanto scioccante.
L’extracomunitario ha assalito la coppia nella notte mentre i due dormivano sul vagone di un treno in manutenzione parcheggiato su un binario in zona viale Monza, un’area che è il proseguimento della stazione Centrale in direzione Greco. E, naturalmente, voleva violentare la donna. Così l’ha aggredita e ha cercato di spogliarla. Il compagno, svegliatosi di soprassalto, ha tentato in ogni modo di fermare quell’uomo che sembrava una furia e di chiamare aiuto.
L’extracomunitario non era un soggetto facile da mettere ko, ma quando ha capito che le urla dell’italiano avrebbero attirato in fretta l’attenzione di rinforzi, ha pensato bene di abbandonare la donna a terra senza troppi complimenti e scappare.
Il compagno della poveretta, però, non si è dato per vinto e correndo come un forsennato, ha rincorso l’egiziano. Una questione di attimi, una manciata di secondi: c’è voluto poco per l’extracomunitario, abituato ad azioni ben più violente, a sferrare due coltellate di striscio al suo inseguitore. Per fortuna non l’ha colpito in parti vitali: il ferimento serviva per neutralizzare solo momentaneamente l’uomo che si affannava a volerlo acciuffare a tutti i costi e poi scappare in santa pace.
Com’era prevedibile, però, le urla del povero umbro avevano attirato l’attenzione dei poliziotti.

La zona - così isolata da essere stata presidiata, tempo fa, dai vigili urbani con i cani, fino a qualche tempo fa, anche dietro suggerimento del vicesindaco Riccardo De Corato che, con la polizia, aveva creato un bel gruppo di lavoro - è stata raggiunta proprio dalla polizia. Che ha arrestato subito il marocchino. Il ferito, intanto, è ricoverato in ospedale, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

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