Roma - Il Mezzogiorno presenta "scarti
allarmanti" rispetto al centro-nord nei servizi essenziali
quali istruzione, giustizia civile, assistenza sociale,
trasporti e Sanità.
Lo ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, Mario
Draghi, aprendo un convegno di Bankitalia sul Mezzogiorno.
Divario tra Nord e Sud Il divario tra Nord e Sud resta "ampio" e
in alcuni settori, dall’istruzione alla sanità, le differenze
sono "allarmanti", ha proseguito Draghi. "Il divario - ha detto il governatore di Bankitalia - tra il Sud e il
Centro-nord nei servizi essenziali per i cittadini e le imprese
rimane ampio. Le analisi che presentiamo oggi rivelano scarti
allarmanti di qualità fra Centro-nord e Mezzogiorno
nell’istruzione, nella giustizia civile, nella sanità, negli
asili, nell’assistenza sociale, nel trasporto locale, nella
gestione dei rifiuti, nella distribuzione idrica". "In più casi, emblematico è quello della sanità - ha aggiunto il
governatore - il divario deriva chiaramente dalla minore
efficienza del servizio reso, non da una carenza di spesa.
Svolgere un’attività produttiva in Italia è spesso più difficile
che altrove, anche per la minore efficacia della Pubblica
amministrazione; nel Mezzogiorno queste difficoltà si accentuano".
"Criminalità nella Pubblica amministrazione" In molte parti del Sud
d’Italia il peso della criminalità organizzata che si infiltra
nelle ammnistrazioni pubbliche accresce i costi della vita
economica e inquina la fiducia dei cittadini. Lo ha detto il
governatore della Banca d’Italia Mario Draghi che ha anche detto
che la Banca ha messo a disposizione della Commissione
parlamentare d’inchiesta sulla Mafia le analisi dell’istituto
sul costo economico della criminalità.
"Grava su ampie parti del nostro Sud il peso della
criminalità organizzata. Essa infiltra le pubbliche
amministrazioni, inquina la fiducia fra i cittadini, ostacola il
funzionamento del libero mercato concorrenziale, accresce i
costi della vita economica e civile", ha detto Draghi nel suo
discorso introduttivo al Convegno in Bankitalia per la
presentazione dello studio su Mezzogiorno e politica economica.
"La Banca ha messo risorse di analisi a disposizione della
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e
sulle altre associazioni criminali, per una indagine sul costo
economico della criminalità", ha aggiunto il governatore.
"Politiche regionali non sono la via maestra" Le politiche regionali non sono "la via
maestra" per risolvere il problema del divario tra Nord e Sud,
bisogna quindi concentrarsi sulle politiche generali con
obiettivi per tutto il Paese. "Non è quella delle politiche
regionali - ha detto Draghi - la via maestra per chiudere il
divario tra il Mezzogiorno e il Centro-nord. Occorre dirigere
l’impegno soprattutto sulle politiche generali, che hanno
obiettivi riferiti a tutto il Paese, e concentrarsi sulle
condizioni ambientali che rendono la loro applicazione più
difficile o meno efficace in talune aree". "Le politiche regionali - ha spiegato il governatore - quelle
esplicitamente finalizzate a promuovere lo sviluppo delle aree in
ritardo con interventi specifici, nell’ultimo decennio si sono
volte anche all’obiettivo di innalzare il capitale sociale, ma
hanno ottenuto risultati scarsi. Ne hanno indebolito l’azione i
localismi, la frammentazione degli interventi, la difficoltà di
individuare le priorità, la sovrapposizione delle competenze dei
vari enti pubblici".
Napolitano: "Anche il Nord ha bisogno del Mezzogiorno" Tutte le parti del paese, anche il nord, hanno bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi se vogliamo un recupero e il
rilancio dell’economia italiana nel suo complesso. È una crescita che va sostenuta nell’avvenire". Lo ha detto Giorgio Napolitano lasciando la sede della Banca d’Italia, dopo aver ascoltato l’intervento di Mario Draghi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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