Drogba saluta Londra e rifiuta il Milan

«Didier voleva il prolungamento di due anni, il Chelsea gliene ha proposto uno, non ci sta bene - ha detto il procuratore Seydi -. Sappiamo quali offerte abbiamo. Il Milan voleva Didier in prestito ma mi sono opposto. Didier andrà dove gli verranno offerti più soldi, negli Stati Uniti, o in Russia, Qatar o qualche altra parte in Asia»

È stato indisponibile per tutto settembre a causa di un trauma cranico e la perforazione di un timpano riportati in uno scontro di gioco. Quando si è ristabilito ha capito quanto era difficile tornare a fare il re nella squadra di Londra. E così pare proprio che se ne vada un pezzo di Chelsea, dopo sette anni l'ivoriano Didier Drogba lascia Stanford Bridge. Voleva un rinnovo di almeno due stagioni, il club era disposto a offrirgliene solo una. Didier ha rifiutato l'offerta del Chelsea di prolungargli di un anno il contratto in scadenza a giugno 2012 e si è dichiarato disposto ad andare ovunque e in qualsiasi continente, profondamente deluso dalla mancata riconoscenza nei suoi confronti dopo 150 gol con la maglia dei Blues. Il suo agente Thierno Seydi è sul piede di guerra: «Didier è pronto ad andare in qualsiasi continente ma non, come gli è stato proposto, in prestito al Milan». È evidente che Seydi non intende avallare qualsiasi tipo di accordo preso dal Chelsea e ora vuole prendere una decisione autonoma. Il 33enne attaccante ivoriano era arrivato nel 2004 dall'Olympique Marsiglia per 24 milioni di sterline, contribuendo alla vittoria di tre Premier League e tre Coppe d'Inghilterra.
Ora sta valutando la possibilità di trasferirsi in America, Russia o Asia: «Didier voleva il prolungamento di due anni, il Chelsea gliene ha proposto uno, non ci sta bene - ha detto Seydi -. Sappiamo quello che vogliamo, dove vogliamo andare e quali offerte abbiamo.

Il Milan si è fatto avanti per avere Didier in prestito con opzione per il riscatto, ma io mi sono assolutamente opposto, ho detto "no ", la loro offerta non ci interessa. Alla sua età Didier non ha più nulla da dimostrare come giocatore, andrà dove gli verranno offerti più soldi. Potrebbe andare negli Stati Uniti, o in Russia, Qatar o qualche altra parte in Asia».

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