Dalla e De Gregori sette volte «marinai»

Galeotta fu una serata di inizio estate di un anno fa. Era il 24 giugno e in piazza Castello a Solferino, nel Mantovano, si ricordava la battaglia del Risorgimento con testi di Roberto Roversi recitati da Marco Alemanno. La regia era firmata dal vulcanico Lucio Dalla, che aveva invitato Francesco De Gregori a cantare alcuni dei suoi pezzi legati alla storia d'Italia. Alla fine dello spettacolo i due si sono ritrovati insieme sullo stesso palco per cantare Santa Lucia, una «perla» di De Gregori. Quel ritrovarsi, se vogliamo frutto del caso, ha ottenuto un duplice (e, forse, inatteso) scopo: scongelare un'amicizia rimasta a lungo in «stand by» e scoprire che le loro «voci condivise erano un suono», per dirla come il «principe» romano. Così, a 30 anni esatti da «Banana Republic», un tour a due a dir poco trionfale (diventato prima un disco, trainato dal singolo «Ma come fanno i marinai», e poi un film), che ha segnato profondamente tanto la loro storia personale quanto l'ambiente musicale di casa nostra e che ha portato la canzone d'autore a coincidere con il gusto di massa, ecco di nuovo in pista la premiata ditta D&D. Stavolta però niente stadi. L'istrionico e imprevedibile Lucio, classe 1943, e il rigoroso e altero Francesco, classe 1951, dopo l'anteprima volutamente semiclandestina del gennaio scorso in un club della bassa modenese (il Vox Club di Nonantola), hanno deciso di ripartire con un una mini-tournée al coperto (ribattezzata «Duemilaedieci Work in Progress»), di passaggio solo a Milano e Roma (più avanti in estate suoneranno in luoghi evocativi come piazza Santa Croce a Firenze, piazza San Marco a Venezia, il Teatro greco di Taormina, l'Arena di Verona). Prima tappa: gli Arcimoldi. La sala della Bicocca è stata prenotata, a grandissima richiesta, per sette show. Perché l'inattesa lectio magistralis della canzone d'autore si è nel frattempo trasformata nell'evento della musica dal vivo dell'anno. Si parte stasera (ore 21), con repliche fino a domenica (ma siamo di fronte a cinque sold out!); poi, altri due concerti giovedì e venerdì prossimo, rispettivamente il 13 e 14 maggio (in questa caso c'è ancora disponibilità di posti, con biglietti d'ingresso compresi fra 69 e 25 euro).
Le due ore e passa di concerto non saranno il remake di un film già visto 30 anni fa, promettono i due titani dell'italica canzonetta, così felici di riproporsi a tu per tu da mettere democraticamente in comune repertori e rispettivi musicisti. «Ai tempi di "Banana Republic" Lucio era già uno dei musicisti più completi d'Italia, aveva suonato con grandi jazzisti come Chet Baker e al Cantagiro, mentre io ero il classico cantautore; oggi abbiamo un'intesa musicale più intima - ha dichiarato De Gregori -. Allora ognuno cantava le sue canzoni per conto proprio, tranne due (Ma come fanno i Marinai e Banana Republic). Adesso cantiamo insieme, sia i classici sia gli inediti scritti a quattro mani (come "Non basta saper cantare", probabile apripista di un nuovo disco da dare alle stampe entro la fine dell'anno, ndr). Le rare volte che uno canta da solo, l'altro interviene: io con l'armonica, Lucio con il clarinetto o il sax. E sono molto felice di vivere con lui questa esperienza straordinaria». In scaletta, tra gli altri, Anna e Marco, L'anno che verrà, Com'è profondo il mare, Piazza Grande, Titanic, Buonanotte fiorellino e Viva l'Italia.

Hit dalla grande forza testuale e musicale come, forse, non le avete mai ascoltate. Già, perché molte versioni sono state riarrangiate di sana pianta, complice l'apporto del quintetto d'archi Nu-Ork diretto da Beppe D'Onghia. Il risultato finale? Molto convincente.

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