E Lombardo butta 14mila euro in segnalibri

Altro che tagli: ecco i bilanci della Regione Sicilia. Per il progetto di un ricovero per cavalli, bruciati un milione e mezzo di euro

E Lombardo butta 14mila euro in segnalibri

Roma - «Occorre garantire prioritariamente il contenimento delle spese di gestione e operative dell’intera amministrazione regionale» ammoniva Raffaele Lombardo, governatore siciliano e animatore del famigerato Terzo polo del buon governo, pochi mesi fa. Nel frattempo, in Sicilia si è fatto l’esatto contrario, invertendo il senso di una circolare di Tremonti che nel 2008 chiedeva cortesemente agli amministratori pubblici di evitare spese inutili per carta, inchiostro, pubblicazioni, lettere e altri vecchi supporti rimpiazzabili con allegati ed e-mail, a costo zero. Il governo Lombardo invece (che non risparmia neppure su se stesso, essendo arrivato già al quarto rimpasto) ha speso solo per fax e lettere 110mila euro nei primi nove mesi del 2010, come si legge nel bollettino sull’«impiego dei fondi del bilancio regionale» pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia il 20 dicembre scorso, ripreso e analizzato dal Quotidiano di Sicilia, giornale d’inchiesta locale molto attento alle «spese pazze» dei vertici siculi. Il documento ufficiale rendiconta le spese sostenute per la presidenza e per due assessorati, quello alla Salute e quello alle Autonomie locali. Ed è proprio riguardo al borderò della presidenza che si leggono alcune spesucce interessanti. Quando si parla di «tavoli» per un’intesa dei moderati Lombardo è sempre disponibile, e dev’essere per questo che nella «nota spese» regionale si trovano 7.723,20 euro come «impegno somme lavori realizzazione tavolo riunione studio del Presidente». Poi, oltre al tavolo ci sono 6mila euro per «manutenzione poltrone e divani» e poi 11.836,80 euro per la fornitura di 20 nuove poltrone. Sempre la presidenza ha speso 3.942 euro per dei condizionatori d’aria, 23.633 euro per «attezzare» la parte di uno studio, e poi - tanto per fare felice Tremonti - 14.400 euro per la «stampa e realizzazione di n.3000 opuscoli informativi e n.3000 segnalibro», anche questi fondamentali e cartacei.
Sempre per aumentare la carta e le spese connesse in epoca digitale, la Regione ha sborsato circa 28mila euro in stampe grafiche, più di 53mila euro in toner per le stampanti dell’Assessorato alla Salute e poi la bellezza di 414.804 euro per il contratto con Eurografica, la società che stampa in cartaceo la gazzetta ufficiale della Regione. C’è anche una voce «curiosa» secondo il giornale diretto dall’esperto di finanza pubblica Carlo Alberto Tregua, e cioè i 38.813 euro per «forniture varie Pasqua 2010», che non si capisce se siano uova di cioccolato, colombe o altro. Supera tutti però il milione e mezzo di euro per progettare una «ippostazione» in località Croce, cioè un rifugio di cavalli, bene fondamentale per i contribuenti siciliani.
Del resto il bollettino regionale è accurato ma non sempre chiarissimo sui motivi delle spese. Così quando la presidenza impegna 483.600 euro per l’acquisto di «macchinari» ci si può chiedere in cosa consistano, ma nel documento regionale la risposta non può esserci. Non è la sola spesa notevole dei primi tre trimestri del bilancio siciliano. Sommando le cifre qua e là si scopre che i tre uffici presi in considerazione hanno speso 150mila euro per la telefonia mobile e fissa, 266mila per la fornitura di energia elettrica, 173mila euro per i servizi di vigilanza e 348mila per la pulizia dei locali, che saranno uno specchio. E le auto? Ci sono anche quelle, grazie al grande parco di macchine di servizio in dotazione agli amministratori siciliani. Qui - e parliamo sempre solo di presidenza più due assessorati - si trovano i 13.766 euro per «autisti a Roma», poi 15.821 euro per noleggio di automobili e 208mila euro per le polizze assicurative. L’assessorato alle Autonomie locali si dà molto da fare in auto e consuma 200mila euro di carburante dei 302mila complessivi spesi dalle tre amministrazioni.
Se si tratta di investire nella macchina burocratica non si guarda solo entro i confini siciliani ma anche fuori.

A Bruxelles c’è l’ufficio di rappresentanza per l’Ue della Regione Sicilia, e lì sono finiti nel 2010 553.174 euro. Poi una parentesi di affetto per i natali, con i 388mila euro partiti da Palermo per riqualificare il centro storico di Grammichele (Catania). Il paesino in cui è nato il terzopolista Lombardo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica