E nel salotto della Marzotto tutti pazzi per Seif

Mitici anni 80. Milano da bere? No, ottantesimo compleanno dalla contessa Marzotto: una donna che - quanto a charme - ancora oggi non è seconda a nessuno.
Ieri per l’inaugurazione della mostra a lei dedicata tutti la cercavano, tutti la baciavano, tutti la ossequiavano. Certo, come ogni Gss (Grande Signora dei Salotti) che si rispetti, anche Marta Marzotto - al pari delle «mitiche» Giulia Maria Crespi e Maria Angiolillo - ha un debole per i giovani intellettuali, possibilmente un po’ maledetti e con cognomi esoticamente altisonanti. Un esempio? Seif al-Islam Gheddafi, il figlio «democratico e liberale» del raìs libico col debole per le divise che sembrano uscite dal guardaroba circense di Darix Togni.
Allora contessa, come la mettiamo con quelle foto dove appare avvinghiata al figlio del colonnello? La contessa ci fulmina con lo sguardo, ma poi ribatte sorridente: «Avvinghiata? Diciamo abbracciata, come potrebbe essere una madre col figlio». Vabbè, «abbracciata»... «Seif - precisa la contessa - è un caro ragazzo, molto modesto, sempre pronto a dialogare con i Fratelli Musulmani». Beh, dalle sue ultime prese di posizione non sembrerebbe... «E invece le dico di sì, lui è un moderato. Ad esempio, non va mai in giro con i macchinoni, tipo Ferrari. Quando viene a trovarmi in Sardegna con il fratello di Afef, lo sa che macchina usa? Una Panda».
Anche sul catalogo Electa dedicato alla mostra La Musa Inquieta: vita, arte e miracoli di Marta Marzotto c’è una foto in cui la contessa schiocca un bacio sulla guancia (rasposa di barba incolta) di Seif.
Ma allora, cara contessa, lei ha proprio un debole per questo Seif. Forse perché la questione libica è entrata a far parte degli argomenti più gettonati nei salotti-bene. «Sono contraria a qualsiasi forma di violenza - risponde super Marta -, ciò che sta accadendo in Libia mi fa molta impressione. Ma questo è un argomento troppo impegnativo per me. Posso solo dire che la Libia è un Paese leader nell’estrazione di petrolio, e quando c’è di mezzo il greggio i problemi aumentano. La storia dei paesi limitrofi, a cominciare dall’Iran, dimostra però che le rivoluzioni popolari non portano sempre miglioramenti, anzi...».
Poi alla contessa si avvicina una giornalista televisiva che parte subito con la prima domanda: «Può parlarci di questa mostra, “Vita, morte e miracoli di Marta Marzotto“?». E la contessa, rapida come una gazzella: «Morte proprio no, la mostra si intitola “Vita e miracoli“, altro che morte...le sembro morta? E poi proprio ora, appena festeggiato il mio ottantesimo compleanno...».

Poi al suo fianco si materializza il figlio Matteo, bello e elegante. Lei lo afferra e se lo stringe a sé; poi lo accarezza, lo coccola, lo bacia. Altro che Seif al-Islam Gheddafi...
Immarcescibile contessa.
Auguri.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica