Ecco gli amori argentini di Peppe Servillo

Un giovedì estivo, o è l’estate romana che ogni tanto si risveglia dal letargo invernale? Il mistero è fitto. Come il programma musicale della serata, ricco di appuntamenti di rilievo. Pop di gran classe al Circolo degli Artisti, con l’affascinante Róisín Murphy che presenta il disco Overpowered, realizzato con alcuni dei produttori più raffinati del panorama musicale europeo. La cantante, già voce dei Moloko, porta in scena un’originale miscela di dance elettronica e canzoni pop. Il tutto sostenuto dalla sua presenza scenica ambigua, sensuale e sapientemente algida. All’Auditorium, nell’ambito del Roma Jazz Festival, arriva Joshua Redman, uno dei più importanti sassofonisti sulla scena. Presenta il suo progetto più recente, il primo in trio: si chiama Back East ed è stato inciso con Omer Avital al contrabbasso e Greg Hutchinson alla batteria. L’artista americano è figlio di Dewey Redman, grande jazzista che ha suonato spesso al fianco di Ornette Coleman. Al Caffè Latino l’elegante trio formato da Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sax, clarinetto, flauti) e Natalio Mangalavite (pianoforte, tastiere). Un trio nato dalle ripetute collaborazioni intercorse tra i tre musicisti nel corso degli anni. Un concerto caratterizzato da atmosfera intima e sensuale, in cui verranno proposti brani di Piazzolla e Jobim, canzoni ironiche (La canzone dei fiori e Separazione), fino a L’amico di Cordoba, omaggio dichiarato di Servillo ai suoi fratelli argentini.


In questo articolo non sarebbe potuta mancare una segnalazione per gli Ozric Tentacles, storico gruppo psichedelico britannico, ma la Stazione Birra ha comunicato che il loro intero tour è stato posticipato a marzo e quindi il concerto di oggi è annullato.

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