Ecco il Giampi censurato Dal burraco con D'Alema alla proposta di Murdoch

Nelle migliaia di pagine dell’inchiesta pu­gl­iese sul giro di escort che ruotava intor­no a Tarantini c’è un po’ di tutto. Ma chissà perché so­no filtrate solo frasi intercettate e verbali che hanno al centro Berlusconi

Ecco il Giampi censurato 
Dal burraco con D'Alema 
alla proposta di Murdoch

Nelle migliaia di pagine dell’inchiesta pu­gl­iese sul giro di escort che ruotava intor­no a Gianpaolo Tarantini c’è un po’ di tutto. Ma chissà perché dalla Procura so­no filtrate solo frasi intercettate e verbali che hanno al centro Silvio Berlusconi. Per esempio è sfuggito che in un interrogatorio Tarantini sostiene che Ru­pert Murdoch, potente editore di Sky tv e di impor­tanti quotidiani (dal Times di Londra all’americano Wall Street Journal) gli ha offerto un contratto milionario per raccontare cose piccanti su Berlusconi. Notizie, veleni e pettegolezzi a pagamento, insom­ma. È scritto, nero su bianco, su quelle carte che se­condo i più sono come una bibbia, dove parole pro­nunciate in libertà da personaggi discutibili vengo­no vendute da zelanti giornalisti come sentenze di terzo grado. Ma Tarantini racconta anche altro, che fino a oggi è stato tenuto all’oscuro dell’opinione pubblica:dalle partite a burraco con D’Alema agli af­fari con i politici di sinistra che fanno capo a D’Ale­ma stesso e che hanno avuto a che fare con Vendola, il futuro leader del Pd.

Il faccendiere dice la verità o millanta? Non lo sap­piamo, certo i documenti che oggi pubblichiamo hanno lo stesso valore di quelli contro il premier. C’è tutto, basta leggere. Non sappiamo se i pm li aveva­no casualmente meglio custoditi di altri, o se invece i grandi giornali li hanno letti e ritenuti poco interes­santi. A noi invece interessano, eccome. Può essere utile sapere che mister Sky (già nei guai fin sopra i ca­pelli in Inghilterra per giornalismo scorretto) era di­sposto a pagare cifre importanti per infangare il suo rivale Berlusconi, distruggerlo come imprenditore e politico, oppure che la superiorità etica della sinistra non si infrange solo sulle tangenti del caso Penati, ma inciampa anche sulle amicizie di D’Alema. Pec­cato che, altra coincidenza, alla luce di queste infor­mazioni i Pm non abbiano sentito il bisogno, come è successo per Berlusconi, di mettere sotto controllo (ovviamente in maniera indiretta) il telefonino del leader Pd.A quest’ora sapremmo come passa le not­ti, cosa pensa di Bersani e forse anche della Merkel.

Già, ma poi sarebbero serviti giornali o televisioni, magari Sky stessa, disposti a pubblicare e mandare in onda indipendentemente dall’evidenza di reati.E qui la cosa si sarebbe fatta molto, ma molto difficile. Gli italiani devono sapere, ma non proprio tutto.

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