New York - Il mirino dei reality stavolta viene puntato sul mondo dei musulmani americani. Un mondo che a volte mette paura, visti i rigurgiti di terrorismo islamico, che altre volte incuriosisce e che per molti americani ha l’apparenza di una comunità che vive secondo regole, modalità e credenze tutte sue. Un mondo inesplorato per molti versi; che da un lato viene rispettato per via delle regole del politically correct del melting pot statunitense, ma che dall’altro lato, fin dall’11 settembre,sta rischiando di isolarsi ancor più e di rinchiudersi in minareti e quartieri ghetto.
Ed ecco che la Tlc, lo stesso network americano che aveva trasmesso il reality Sarah Palin's Alaska , inchiodando più di 10 milioni di americani al piccolo schermo, quest’autunno metterà a fuoco una comunità musulmana, quella di Dearborn, nel Michigan. La più grande degli Usa e la più estremista,secondo alcuni politici come l’ex portavoce repubblicano del congresso Newt Gingrich. Lo show s’intitolerà All-American Muslim e cercherà di creare un ritratto sincero dei musulmani che popolano la città natale di Henry Ford, creatore leggendario delle prime automobili. Dearborn, oggi diventata una specie di Kabul americana senza bombe, si trova a metà strada tra Detroit e la contea di Wayne e ha ricevuto una tale ondata di immigrazione islamica da essere diventata l’ottava città negli Usa.
Oggi, difatti, Dearborn non è più famosa per aver ospitato la prima Ford Motor Company ma per l’immenso minareto, costruito nel 2005. Il Centro islamico d’America si trova al numero 19500 della Ford Road, ed è proprio di Dearborn la bellissima Rima Fakih, 24 anni, che ha vinto la corona di Miss America (prima musulmana nella storia) davanti ad altre 50 finaliste. Se la natura di quella competizione, con il suo costume da bagno, abito di sera e segmenti di intervista, aveva causato qualche polemica tra i musulmani statunitensi e il mondo arabo, anche il nuovo reality della Tlc rischia di provocare condanne da parte di studiosi islamici . Protagoniste del serial sono cinque famiglie islamiche residenti nella cintura industriale della capitale musulmana in America, a cui la storia non ha mai risparmiato DALL’ALTRA PARTE Una famiglia musulmana davanti alla tv. Il canale «Tlc» trasmetterà il reality su di una comunità islamica colpi bassi: la recessione dell’auto e questo islamismo strabordante hanno seguito la crisi degli anni Settanta del blocco petrolifero.
L’effetto a catena per Dearborn è stato molto forte e ha toccato tutti gli aspetti della vita, spesso isolando ancor più la comunità islamica, in una metropoli dove il tasso di analfabetismo supera il 40 per cento, il 70 per cento degli omicidi rimane serenamente impunito e dove tre persone su dieci, primato nazionale, non hanno lavoro. Molti sono fuggiti altrove, e i musulmani si sono creati un quartier generale.
Gli americani sono incuriositi da questa realtà parallela, che la TLC intende esplorare. « Indagheremo sui loro costumi e sulle loro feste e cercheremo di regalare agli spettatori unquadro realistico di questa comunità », ha dichiarato Amy Winter, manager del network. I partecipanti del reality di Dearborn, che era la città più ricca d’America, in cui era nata l’era industriale e con essa la classe media, sono molto diversi tra di loro: tra due sorelle, ad esempio, Suehaila indossa la burka mentre Shadia, indossa un bikini e mette in mostra svariati tatuaggi e body piercing. Shadia, nella disperazione nella famiglia, durante una puntata del realitysposa inoltre un americano cattolico e di origini irlandesi.
C’è invece un poliziotto, Mike Jaffar, che appoggia un islamismo piuttosto radicale e una coppia composta da Nawal Aoude, che fa l’infermiera e dal marito-che vuole crescere i propri figli secondo le regole più ferree della «sharia», mentre
Fouad Zaban, allenatore della squadra di football del liceo Fordson, preferisce immedesimarsi con i valori più tipici degli americani. Le riprese del reality sono in corso e la prima puntata è prevista per novembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.