"Un 2024 decisivo per l'Italia spaziale"

Le priorità del ministro Urso: legge sullo spazio, G7 e sviluppo della base di Malindi

"Un 2024 decisivo per l'Italia spaziale"
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Il 2024 sarà un anno fondamentale per la ricerca spaziale italiana. Le aspettative del nostro Paese sono elevate: una legge per regolare il settore, il G7 e le celebrazioni dei 60 anni dal lancio del San Marco 1, il primo satellite italiano e uno dei primi al mondo. Il ministero delle Imprese, l'Agenzia spaziale italiana e Fondazione Leonardo ieri con la Giornata nazionale dello spazio. Per l'occasione al ministero è stata inaugurata la mostra, aperta fino all'11 gennaio, sulle eccellenze italiane in campo spaziale: dalla navigazione e l'osservazione della Terra, alla copia della trivella destinata a perforare il suolo di Marte e alla futura stazione Gateway nell'orbita lunare.

«Questa giornata apre un anno cruciale», ha rilevato il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Nella prima parte dell'anno, ha aggiunto, è attesa la legge sullo spazio: sarà, «all'avanguardia e in linea con la legge europea sullo spazio e ci consentirà di coltivare e rafforzare nuove collaborazioni internazionali, come di migliorare l'ecosistema imprenditoriale». In quest'ottica, ha aggiunto riferendosi alla presidenza italiana del G7, «la prima riunione, del 14 marzo a Verona, sarà dedicata a industria e spazio». Il ministro ha infine ricordato che «la nostra base spaziale a Malindi potrà diventare un punto di riferimento per lo sviluppo della tecnologia spaziale».

Del G7 ha parlato anche il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini. «La ricerca che si fa nello spazio - ha detto - riguarda il benessere quotidiano di tutti noi: è l'osservazione della Terra che ci consente di essere più sicuri». Ottimista il presidente dell'Asi Teodoro Valente. «È importante continuare a fare sistema, è necessario stipulare partnership pubblico-privato», ha rilevato riferendosi a un ecosistema industriale vivace, composto da 300 aziende fra le quali piccole e medie imprese e sempre più start-up e 7.000 addetti, nonché 70 nodi per la ricerca.

Ci sono poi gli investimenti promossi grazie al Pnrr, come la costellazione satellitare Iride e il progetto Smart factory per digitalizzare la produzione dei satelliti. Per il responsabile Spazio di Leonardo, Franco Ongaro, c'è «una nuova corsa con nuovi attori internazionali nella quale occorre gettarsi con coraggio».

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