Smontato già il "piano" Colao: "Cosa si rischia senza contanti"

Il presidente del consiglio nazionale dell'Odine degli psicologi affossa il piano di Vittorio Colao, che ha proposto di tassare i prelievi al bancomat per limitare la circolazione del denaro contante e combattere l'evasione: "Lo scambio tra un bene e una moneta rappresenta una consuetudine vecchia di secoli"

Smontato già il "piano" Colao: "Cosa si rischia senza contanti"

Il piano di Vittorio Colao, espertissimo del premier Conte, di tassare i prelievi al bancomat e ridurre di conseguenza in modo drastico la circolazione del denaro contante, non ha solo mandato su tutte le furie la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ma è stato bocciato anche da David Lazzari, presidente del consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.

Analizzando la proposta del capo della task force dal punto di vista psicologico, Lazzari ha enumerato gli effetti dannosi che la realizzazione di una simile idea potrebbe provocare in numerose persone. Che lo si voglia o no, il denaro è alla base della nostra società, e disfarsene potrebbe essere tutt'altro che semplice.

Abolire il contante, il fine ultimo di Colao, che sembra voler intraprendere la strada già indicata da Romano Prodi e da Matteo Renzi, cambierebbe radicalmente il modo di vivere degli italiani. Chi si adopera per l'esecuzione di questo progetto, tuttavia, sostiene di farlo con lo scopo di contrastare l'evasione fiscale.

"Non voglio entrare nel merito dell'efficacia della misura dell'abolizione del contante per combattere l'evasione fiscale", esordisce David Lazzari, intervistato da "Il Tempo". "Devo tuttavia rilevare che l’Umanità utilizza i contanti da secoli. La storia dell'uomo è fatta di rapporti, di fiducia personale, di interazione anche visiva. Lo scambio tra un bene e una moneta rappresenta una consuetudine vecchia di secoli che può essere superata solo con il tempo e con le dovute accortezze. Penso in particolare agli anziani che sono i meno digitalizzati".

Ci stiamo dirigendo verso una società nuova, spiega l'esperto psicologo, una società molto diversa da quella che conosciamo. Molto più distaccata, e priva di rapporti interpersonali. Il pericolo è quello di perdere la nostra umanità. "Si sta andando sempre di più verso una società fatta di fredde e impersonali transazioni digitali che rischia di escludere o di limitare l’aspetto umano. Inoltre, una società senza contante è anche una società che aumenta il controllo sulle vite private dei cittadini, archiviando dati che devono essere gestiti con molta attenzione evitando abusi", afferma Lazzari.

"Lo ‘sviluppo del capitale psicologico’ è tema strategico del piano ‘Rilancio Italia’. Il documento, messo a punto dalla task force di esperti nominata dal Governo e coordinata da Vittorio Colao, sottolinea l’importanza degli aspetti psicologici per la società, la salute e un nuovo sviluppo. Il Piano, che prende vita in un contesto dedicato soprattutto all’economia e al lavoro, avanza interessanti proposte specifiche che coinvolgono gli Psicologi in modi diversi e significativi", prosegue poi il presidente dell'Ordine degli psicologi. "Il nostro giudizio sul DL Rilancio è negativo perché è stato del tutto sottovalutato l'impatto che il disagio psicologico ha avuto, ha e soprattutto avrà sul benessere psicofisico dei cittadini e dunque sul clima sociale del Paese. Dai dati in nostro possesso, si rileva che il disagio è strutturale e rischia di peggiorare, principalmente a causa dei problemi economici che moltissimi stanno vivendo".

Gli psicologi hanno fatto del loro meglio per assistere i bisognosi, continua Lazzari, ma il governo non ha ancora riconosciuto lo sforzo compiuto da questi professionisti nel momento di maggiore crisi: "Non basta un numero verde gestito da volontari per

affrontare l’emergenza psicologica che stiamo vivendo. Servono risposte concrete e strutturate: assunzioni di psicologi nel SSN, erogazione di voucher per l'assistenza psicologica, detassazione per le prestazioni".

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