Addio agli scontrini ma non per tutti: cosa cambia con il 730

La semplificazione di Leu presentata tramite emendamento al decreto su fisco e lavoro. Ecco chi potrà fare a meno di conservare scontrini e ricevute

Addio agli scontrini ma non per tutti: cosa cambia con il 730

Ieri in Senato è stato approvato mediante fiducia il dl Fisco (175 voti favorevoli, 13 contrari e nessun astenuto), e fra gli emendamenti presentati c'è stato anche quello di Leu, che dovrebbe portare ad una semplificazione in termini di dichiarazione dei redditi e modello 730. La proposta, infatti, prevede che in caso di presentantazione di 730 compilato con il sistema fai da te dal proprio computer oppure attraverso il datore di lavoro, non sia più essenziale conservare scontrini ed incartamenti vari.

Del resto già da tempo alcune strutture sanitarie, banche, ma anche università ed altre realtà sono solite inviare all'Agenzia delle entrate la documentazione elettronica relativa alle transazioni effettuate. Tutte informazioni che rientrano poi nella dichiarazioni dei redditi.

In realtà, quando si decide di inviare il proprio 730 senza apportare modifiche, accettandolo pertanto così come viene presentato, non viene innescata la macchina dei controlli. Diversamente avviene nel caso in cui si decida di apportare delle modifiche al proprio modello 730: anche intervenendo su un solo dato si va poi incontro alla possibilità di verifica fiscale dei propri documenti. Da qui la necessità di conservare scontrini e ricevute, malgrado il Fisco sia già in possesso di determinati dati.

Grazie alla correzione legislativa, tuttavia, i controlli si rivolgeranno solo alle informazioni modificate, pertanto i contribuenti non saranno più tenuti a tenere con sé per molto tempo scontrini ed incartamenti vari. Basterà conservare solo le ricevute relative al dato modificato sul 730.

Necessario comunque ricordare che l'emendamento in esame riguarda una precisa categoria, quella di coloro che presentano da contribuente o tramite sostituto d'imposta la propria dichiarazione. Per tutti quelli che continueranno a rivolgersi ai Caf le regole sono diverse: i controlli, infatti, vengono svolti nei confronti di questi ultimi, e non direttamente sul contribuente.

Il prossimo passo sarà ora quello di applicare il medesimo meccanismo alle dichiarazioni presentate tramite Caf, ha dichiarato Maria Cecilia Guerra, rappresentante di Leu e sottosegretario al ministero dell'Economia.

In programma c'è anche la legge che limiterà l'impugnabilità delle cartelle, mentre ancora poco si sa circa una possibile nuova proroga dei termini di pagamento al termine del mini-slittamento (la scadenza è infatti stata spostata dal 30 novembre al 9 dicembre).

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