Alitalia, Del Torchio avverte: "Ristrutturazione dolorosa"

Intesa con Etihad in dirittura d'arrivo. L'ad: "Dagli Emirati 560 milioni di euro". Ma assicura: "Non vendiamo la compagnia"

Un aereo dell'Alitalia ed uno della Etihad Airways
Un aereo dell'Alitalia ed uno della Etihad Airways

L'intesa tra Alitalia ed Etihad è in dirittura d'arrivo. Si parla di un investimento da 560 milioni, che va nella direzione di rafforzare la compagnia. Durante la presentazione del rapporto Enac, l'amministratore delegato di Alitalia, Gabriele Del Torchio, mette in chiaro i punti cardine della trattativa con la compagnia degli Emirati assicurando che il progetto vedrà "il mantenimento della maggioranza dell’azionariato in Italia". O meglio: in Europa dal momento che la compagnia di bandiera ha Air France come socio. "Non stiamo vendendo la compagnia a questi potenziali partner di Abu Dhabi - assicura Del Torchio - ma vogliamo allearci con loro".

Secondo il presidente dell’Enac, Vito Riggio, aprire le porte a Etihad per la valorizzazione del ruolo geografico dell’Italia può essere "una scelta saggia" a condizione che "si sviluppino tutte le potenzialità di un accordo che tenga l’industria del nostro Paese saldamente ancorata alla tradizione e alla cultura sviluppata, in oltre un cinquantennio, dalla nostra ex compagnia di bandiera". Pur essendo ancora la prima compagnia aerea in Italia per numero di passeggeri, Alitalia è sempre più tallonata da Ryanair. Secondo il rapporto annuale dell’Enac, nel 2013 Alitalia ha avuto 23,993 milioni di passeggeri, in calo rispetto ai 25,3 milioni dell’anno prima. Ryanair ha raggiunto invece quota 23,041 milioni, in crescita rispetto ai 22,7 milioni del 2012. "Ci auguriamo che Alitalia, fatto l’accordo, possa riprendersi e operare come una grande compagnia, anche se non più di bandiera, restando tra i vettori di rilievo internazionale e questo - ha concluso Riggio - può farlo solo se ha capitale sufficiente".

"C’è l’assoluta necessità per Alitalia e le altre compagnie - ha spiegato Del Torchio - di passare attraverso un complesso, doloroso e faticoso processo di ristrutturazione". I vertici di Alitalia contano che entro qualche settimana si concludano gli accordi con Etihad. Bisogna ancora mettere a punto alcuni aspetti. Ma Del Torchio continua a dire di essere "fiducioso" che le due compagnie riusciranno a completare questo percorso. Un percorso che, però, prevede almeno 2.200 esuberi strutturali. "Queste persone purtroppo devono uscire", ha ammesso Del Torchio escludendo in partenza che si possa ricorrere a cig a rotazione e solidarietà.

Per loro Alitalia dovrà, quindi, trovare opportuni meccanismi e forme di tutela. "La posta in gioco sono le oltre 11mila persone che resteranno", ha concluso l'ad di Alitalia sottolineando che l’accordo con Etihad "permetterà di affrontare con maggiore serenità il futuro".

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