Pensione con l'assegno "maxi". Ecco chi avrà il cedolino "pesante"

In alcuni casi gli assegni di invalidità aumentati “al milione” e l’accompagnamento sono compatibili e cumulabili

Pensione con l'assegno "maxi". Ecco chi avrà il cedolino "pesante"

Il tema delle compatibilità e cumulabilità tra le varie misure e prestazioni offerte dall'Inps è abbastanza ostico da comprendere, anche per gli addetti al settore. Tra le domande riguardanti la possibilità di associare differenti misure di sostegno, negli ultimi tempi ha assunto una particolare importanza quella della compatibilità e cumulabilità tra invalidità civile e indennità di accompagnamento.

Facciamo un po’ di chiarezza.

A chi spetta e a quanto ammonta l'assegno di invalidità

A partire da questo novembre l'assegno di invalidità per gli invalidi civili al 100% passerà dai 285,66 euro precedentemente previsti dalla legge a 516,46 euro a seguito della decisione della Corte Costituzionale che, nel giugno scorso si era espressa su un ricorso presentato dalla Corte di Appello di Torino, aveva affermando l'obbligo del cosiddetto "incremento al milione" nei confronti degli invalidi civili totali - art. 12 primo comma legge 118/1971 - al fine di garantirne i "mezzi necessari per vivere" previsti dall'art. 38 della Costituzione.

La decisione della Consulta ha comportato l'obbligatoria integrazione, per l'Inps, della quota relativa da destinare agli utenti aventi diritto. Nello specifico si tratta degli invalidi civili totali, dunque al 100%, i sordi e i ciechi assoluti, di età superiore ai 18 anni, che inizieranno a percepire 651,51 euro al mese per 13 mensilità. L’adeguamento al milione decorre a partire dal 20 luglio scorso e, pertanto, dall'inizio questo mese l’Inps ha disposto i pagamenti degli assegni di invalidità con l'integrazione delle precedenti quote.

Per ricevere il nuovo assegno con l'incremento "al milione" i beneficiari non dovranno avere un reddito annuo superiore agli 8.469,63 euro, qualora non fossero coniugati, o un reddito cumulato con quello del coniuge non superiore ai 14.447,42 euro. Superate queste sogli il beneficiario non avrà l'incremento, continuando a percepire l'assegno mensile di 286,81 Euro. Medesima posizione per i percettori di un'invalidità parziale della capacità lavorativa compresa fra il 74% e il 99%.

Per ottenere l’adeguamento non andrà presentata alcuna istanza o documentazione di aggiornamento dei requisiti; l'aumento, agli aventi diritto, verrà riconosciuto automaticamente.

A chi spetta e a quanto ammonta l’indennità di accompagnamento

L'indennità di accompagnamento "è una prestazione economica, erogata a domanda, a favore degli invalidi civili totali a causa di minorazioni fisiche o psichiche per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita".

Nei fatti, dunque, si tratta di una misura di sostegno economico erogata dall'Inps spettante agli invalidi civili totali di cui è stata accertata l'impossibilità di deambulazione autonoma o l'incapacità di compiere azioni di vita quotidiana in modo autonomo a causa di minorazioni fisiche o psichiche. Per tali motivi viene riconosciuta l'indispensabilità di un aiuto fornito, in modo continuativo, da un accompagnatore. L'istituto previdenziale prevede una somma di 520,29 euro per 12 mensilità.

A quanto ammonterà l'importo cumulato di assegno di invalidità e indennità di accompagnamento

Calcolatrice alla mano, l’assegno di invalidità in arrivo per il mese di novembre dovrebbe avere un importo complessivo di 1.856,37 Euro (circa 1.200 euro di arretrati + 651,51). Inoltre, a questi gli aventi diritto potranno cumulare i 520,29 euro dell'accompagnamento per un totale, quindi, di 2.376,66 Euro. Occorre ricordare che questo importo vale solo per il mese di novembre, mentre da dicembre in poi l'importo sarà di 1.171,80 Euro.

Secondo le procedure previste dall'Inps tutte le erogazioni di pensione di importo superiore ai mille euro possono essere accreditate esclusivamente su conto corrente bancario o postale, libretto postale, carta prepagata che abbiano il codice Iban. Dato l'incremento dell'importo dell'assegno di invalidità è possibile che gli aventi diritto all'assegno di invalidità e all'indennità di accompagnamento supereranno l'importo di mille euro; non sarà possibile in questo caso, dunque, ritirare in contanti.

Le altre compatibilità

L'assegno di invalidità, salvo evidenti fattispecie, ad esempio può essere cumulabile con la Pensione o con il Reddito di Cittadinanza fatto salvo che il reddito utile ai fini di poter accedere alla misura di sostegno (calcolato al netto dei trattamenti assistenziali in essere) rientri nei limiti previsti dalla legge. Quindi si può avere diritto al RdC o PdC a condizione che l’importo del trattamento assistenziale percepito non sia superiore alla quota della misura di sostengo a cui si fa richiesta di accesso.

Inoltre il

Reddito di Cittadinanza è compatibile con l'assegno di accompagnamento, considerando che il calcolo reddituale per poter accedere al RdC è al netto dei trattamenti economici non valutati dagli indicatori Isee.

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