Il cosiddetto incremento “al milione” per le pensioni era stato adottato fino a questo momento solo per i disabili over 60. La maggiorazione, che può portare l’assegno mensile fino a 651,12 euro, ora si può applicare a tutte le pensioni di invalidità inferiori al vecchio milione di lire. Il limite d’età è stato recentemente bocciato dalla Corte Costituzionale e per questo motivo nel Decreto Agosto il governo ha esteso l’incremento “al milione” a tutti i portatori di handicap con percentuale del 100%. Quindi i non vedenti, i sordi e i titolari di pensioni di inabilità che rientrano nei requisiti di reddito hanno ottenuto un aumento nell’assegno mensile, indipendentemente dall’età.
Per tutti gli altri casi di disabilità, compresi gli invalidi civili con una percentuale tra il 74 e il 99%, restano le limitazioni anagrafiche. Soldi in più spettano anche per chi riceve una misura assistenziale per la propria invalidità e per chi invece beneficia di una pensione di tipo previdenziale, che viene assegnata a chi ha una capacità lavorativa di almeno due terzi e ha versato non meno cinque anni di contributi. Per l’integrazione al trattamento minimo, invece, si arriva fino a 515,58 euro, perché riconosciuta solo ai trattamenti previdenziali e non agli invalidi civili.
L’incremento “al milione”, inoltre, è garantito già al compimento dei 18 anni di età per chi beneficia della pensione di inabilità, se rientra in determinati requisiti, mentre chi invece riserva l’assegno di invalidità civile per avere l’incremento dovrà compiere 60 anni. La differenza deriva dal fatto che dall’anno scorso l’Inps riconosce la maggiorazione sociale, a prescindere dall’età, ai titolari di pensione per invalidità civile totale, pensione per ciechi civili assoluti, pensione per sordi e, appunto, per chi riceve la pensione di inabilità di tipo previdenziale. L’Inps, in ogni caso, riconosce l’aumento della pensione invalidi con la maggiorazione sociale “al milione” per tutte e tredici le mensilità.
Ma quali sono i limiti di reddito per ottenere l’aumento sull’assegno mensile? Per i beneficiari non coniugati: 8.476,26 euro; per i beneficiari coniugati: 14.459,9 euro. Per la valutazione del requisito reddituale concorrono redditi di qualsiasi natura, come: redditi assoggettabili a Irpef; redditi tassati alla fonte; redditi esenti da Irpef (per il titolare o per il coniuge).
Non sono compresi nel calcolo il reddito della casa di abitazione; la pensione di guerra; l’indennità di accompagnamento; l’importo aggiuntivo di 154,94 euro (legge 388/2000); i trattamenti di famiglia; l’indennizzo in favore dei soggetti danneggiati da complicazioni irreversibili causate da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati. Il limite di reddito per ottenere la maggiorazione piena sulle pensioni di invalidità di tipo previdenziale è di 6.702,54 euro per il pensionato non sposato e di 12.686,18 per il pensionato coniugato.
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