Le verifiche del Fisco sulle auto: cosa succede

Non solo le auto soggette a superbollo, ma anche le spese di gestione e manutenzione delle vetture: ecco come scatteranno i controlli dell'Agenzia delle Entrate

Le verifiche del Fisco sulle auto: cosa succede

Fra i controlli del Fisco previsti per il 2022 c'è anche quello relativo alle auto, in particolar modo al superbollo, imposta che interessa i possessori di una vettura con potenza superiore a 185 kW, vale a dire 251 CV. Una delle spese più di rilievo nella vita di una persona, del resto, è proprio l'acquisto di un veicolo. Non solo. Un'auto deve poi essere mantenuta e gestita, cosa che va inevitabilmente ad influire sul bilancio familiare. Basti pensare alle spese per il bollo e per l'assicurazione. Da qui la necessità dell'Agenzia delle Entrate di effettuare delle verifiche.

Poichè le spese di gestione delle autovetture non sono sempre le stesse, ma cambiano a seconda del veicolo, il Fisco prevede dei controlli mirati, a seconda di certi parametri. Per prima cosa, dunque, l'Agenzia delle Entrate va a verificare le auto possedute. In caso di differenza di almeno il 20% tra uscite e entrate, scattano i controlli per sospetto di ricavi illeciti. Ecco perché le prime vetture ad essere controllate nel 2022 saranno quelle soggette a superbollo.

Superbollo

Come abbiamo ricordato in precedenza, il superbollo è un'imposta che interessa i titolari di un'auto con potenza superiore a 185 kW (251 CV). L'importo è di 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185. Trascorsi 5 anni, tuttavia, la cifra si riduce del 40%, dopo 10 anni del 70% e dopo 15 del 85%, per poi scomparire una volta passati 20 anni.

Controlli su auto d'epoca e storiche

Agenzia delle Entrate, pertanto, si concentrerà sulle auto d'epoca e storiche, tenendo conto che le seconde sono quelle vetture con almeno 20 anni di immatricolazione allo Storico della Federazione motociclistica italiana (Fmi), all’Automotoclub storico italiano (Asi) o ai registri Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo. Essendo presenti sui registri del Pra, hanno il permesso di circolare. Le auto d'epoca, invece, devono essere iscritte in un elenco curato dal Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ma non possono circolare in strada perché non registrate al Pra. L'unica eccezione a questa regola riguarda le manifestazioni autorizzate.

Altre verifiche

Come abbiamo detto, però, il Fisco non si basa solo sulle spese effettuate per acquistare un veicolo, ma anche sui costi di manutenzione e riparazione. Anche le polizze incendio e furto, o l'Rc auto sono sotto la lente d'ingrandimento.

L'Agenzia delle Entrate controlla pure il canone di leasing ed il bollo, non solo per le auto, ma anche per moto, caravan, minicar e camper. Ad essere verificate anche le spese per tram, autobus, taxi ed altri mezzi di trasporto. Al Fisco non sfugge nulla, neppure le spese per i pezzi di ricambio di una vettura.

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