Banca Ifis, Fürstenberg Fassio prende il controllo

Ok della Bce al trasferimento del 51% della holding "La Scogliera" dal padre al figlio Ernesto

Cambia il controllo di Banca Ifis, che rimane comunque affare della famiglia von Fürstenberg e non si vende, almeno per i prossimi cinque anni. Il presidente Sebastien Egon, figlio di Clara Agnelli e nipote di Gianni, ha passato il timone al figlio Ernesto Fürstenberg Fassio attraverso una donazione a titolo gratuito del 51% della nuda proprietà e dei diritti di voto della holding di famiglia La Scogliera che, a sua volta, controlla il 50,1% del capitale Banca Ifis.

Il trasferimento, autorizzato dalla Bce, prevede l'impegno di Ernesto a mantenere il controllo della società per almeno cinque anni «al fine esclusivo - come si legge sulla nota stampa - di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dall'articolo 3 d.lgs 346/90 per i trasferimenti di partecipazioni di controllo a favore di discendenti».

Banca Ifis è stata fondata nel 1983 dallo stesso Sebastien come istituto specializzato nel factoring verso le piccole aziende e oggi, dopo essere diventata uno dei principali protagonisti dello scenario italiano nella gestione delle sofferenze, ha un patrimonio netto di 1,54 miliardi e un utile netto di 123,1 milioni. Nel 2016, il gruppo era apparso sulle pagine di cronaca per la successione di Clara Agnelli a cui faceva capo una quota di minoranza di La Scogliera. In quell'anno la quota di Sebastien nella holding aveva superato il 70% del capitale.

L'annuncio di ieri completa l'accompagnamento al passaggio di testimone avviato già da un paio di anni. «La volontà di mio padre di continuare a seguire le attività della holding e di Banca Ifis, garantendo al contempo il ricambio generazionale, è la dimostrazione del pieno impegno della nostra famiglia rispetto allo sviluppo dell'istituto» ha detto ieri Ernesto.

«Il passaggio generazionale deve essere affrontato quando le persone con più esperienza come il sottoscritto hanno ancora voglia ed energie per apportarvi valore, affiancando coloro che ne saranno il futuro» commenta il fondatore del gruppo che già dal 2018 ha avviato la transizione con la nomina del figlio ad amministratore delegato della finanziaria e, nel 2019, alla vicepresidenza di Ifis.

Un anno fa l'inizio della nuova era del gruppo era stato segnato dall'allontanamento di Giovanni Bossi dalla carica di ad di Banca Ifis occupata per 24 anni.

La frattura, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe stata sul progetto di fusione tra La Scogliera e Banca Ifis che avrebbe ottimizzato la governance, ma al contempo avrebbe diluito la quota di Banca Ifis in mano ai von Fürstenberg. Uno scenario fuori discussione per l'imprenditore. Venerdì scorso il titolo in Borsa passava di mano a 7,3 euro (+0,27%).

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