Benzina è sempre più cara? Indaga la Guardia di finanza: "Raffica di aumenti sospetti"

La verde è a un passo dai 2 euro al litro. Le Fiamme gialle nelle sedi delle principali compagnie petrolifere italiane di Roma, Milano e Genova per fare accertamenti

Benzina è sempre più cara? Indaga la Guardia di finanza: "Raffica di aumenti sospetti"

Il prezzo dei carburanti continua a crescere. Inesorabile. Ogni settimana verde e diesel vengono ritoccati di pochi centesimi tanto che, con il passare dei mesi, fare un pieno all'automobile è diventato sempre più caro. Una stangata che non ha eguali. In vista della Pasqua l'oro nero toccherà un nuovo, pesantissimo record arrivando a un passo da 1,9 euro al litro. La soglia dei due euro è a un passo: in alcune zone d'Italia è stata già sfiorata. Ma adesso a muoversi ci pensa la Finanza: su delega della procura di Varese le Fiamme Gialle sono andate nelle sedi delle principali compagnie petrolifere italiane di Roma, Milano e Genova per fare accertamenti sui prezzi della benzina e verificare l’esistenza di "eventuali manovre speculative".

Facendo seguito ad un esposto presentato dal Codacons, l'autorità giudiziaria varesina ha deciso di valutare se "le recenti dinamiche che comportano l’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi" siano davvero da "porre in relazione al mero e fisiologico andamento del mercato". La procura vuole infatti  verificare se queste dinamiche non siano invece falsate da comportamenti penalmente illeciti tali da configurare il reato di "manovra speculativa su merci". Proprio per questo è stata disposta l’acquisizione da parte della Guardia di Finanza, nelle sedi legali e operative delle principali compagnie petrolifere italiane, di tutta la documentazione ceh riguarda il periodo che va dal gennaio del 2011 al marzo del 2012. Nel mirino della procura di Varese sia l’origine e l’andamento dei prezzi dei carburanti sia i motivi delle variazioni in aumento e in diminuzione.

Gli aumenti dei prezzi dei carburanti non sono dettati unicamente dalle compagnie petrolifere. Anzi. I rialzi registrati ieri da parte di Eni, Esso, Ip e Q8 porteranno infatti alle casse dell’Erario la bellezza di 9,8 miliardi di euro. Federconsumatori e Adusbef hanno calcolato che a causa dell’incremento della tassazione che si è verificato sui carburanti, scattato tra marzo 2011 e marzo 2012, lo Stato incasserà 9,8 miliardi all'anno considerando i rialzi di accise e Iva su benzina e gasolio. "Il peso delle tasse sulla benzina è arrivato infatti al 58% - fanno sapere le due associazioni dei consumatori - coprendo oltre un euro sul costo di un litro di verde". "In Italia abbiamo i costi della benzina più alti d’Europa. Sono una dozzina le tasse una tantum che pesano sui carburanti, dall’Abissinia ai terremoti", ha sottolineato il presidente dell'Adusbef Elio Lannutti. Per Rosario Trefiletti, numero uno di Federconsumatori, "se scatterà un ulteriore aumento dell’iva il problema assumerà una dimensione mostruosa". Per i consumatori, è un nuovo, ennesimo allarme. Il regalo che gli italiani troveranno nell’uovo di Pasqua sarà una maxi-stangata da 430 milioni di euro. Il Codacons ha, infatti, calcolato che in media si spenderanno 18 euro in più rispetto a Pasqua 2011 per il pieno.

Da un anno a questa parte, il caro-benzina è stato senza sosta: dal primo marzo 2011 a oggi, la stangata per gli automobilisti supera i 510 euro.

"In poco più di un anno - calcolano ancora Adusbef e Federconsumatori - il rincaro è stato 43 centesimi al litro, corrispondente ad una ricaduta di 516 euro in termini annui per automobilista. Per il gasolio la legnata è di 504 euro annui".

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