Benzina sopra i 2 euro, aumenta il rischio di frodi. Come evitare le truffe

Con il prezzo della benzina aumentano anche i furbetti. La Guardia di Finanza è al lavoro per stanarli ma occorre essere vigili. Ecco come evitare le truffe

Benzina sopra i 2 euro, aumenta il rischio di frodi. Come evitare le truffe

Il prezzo medio della benzina è prossimo ai 2,05 euro e quello del gasolio sfiora i due ero al litro. Un’isteria del mercato dei carburanti che non sembra trovare pace, considerando anche la misura taglia accise di 30 centesimi al litro. Una corsa al rialzo causata sia dai prezzi del greggio sia dalle pratiche commerciali di dubbio profilo attuate dai distributori. La Guardia di Finanza è attiva nei controlli a tappeto e nella rete finiscono furbetti di ogni risma, dai distributori che non trasmettono il costo del carburante al ministero dello Sviluppo economico a quelli che attuano pratiche commerciali scorrette, come fa notare il Sole 24 Ore. Se a fronte dei rincari il cittadino può fare poco, può alzare la soglia dell’attenzione per evitare di rifornirsi presso distributori di non specchiata onestà. Non vogliamo creare allarmismi, la maggior parte dei distributori è gestita da persone professionali ma, in un momento delicato per tutti, è bene rimanere vigili. Ecco alcuni consigli. Tenere d’occhio i consumi Il primo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di affidarvi alla logica, tenendo conto dei chilometri percorsi con, per esempio, 30 euro di carburante. Se, di norma, è un importo sufficiente ai vostri percorsi quotidiani per tre giorni e all’improvviso dovesse non bastare più, sarebbe opportuno cambiare distributore. Allo stesso modo, mentre si sta facendo benzina, è saggio controllare che il rapporto tra i contatori della colonnina che indicano l’importo speso e, i litri acquistati, rispecchi il prezzo esposto. Anche senza calcolatrice alla mano, basta un rapido calcolo approssimativo. Su ogni colonna per il rifornimento deve essere visibile un adesivo che indica la data dei controlli svolti dagli ispettori.

Se è una data remota, o se l’adesivo non c’è, si può ovviamente trattare di una svista del gestore, ma preferire quelli che esibiscono senza remore il bollino delle verifiche è una forma di auto-tutela. Prediligere i distributori self-service Oltre ad avere prezzi lievemente più bassi, i distributori self-service permettono di agire senza distrazioni e seguire, con maggiore comodità, i consigli precedenti. Nel caso in cui il distributore fosse invece presidiato, evitate di restare seduti in macchina mentre l’addetto si occupa di rifornire la vettura e, in ogni caso, evitate di consegnargli bancomat o carte di credito. Le condizioni climatiche o la stanchezza possono indurci a rimanere nell’abitacolo, occorre quindi uno sforzo di volontà che, però, aiuta a evitare spiacevoli sorprese. Accorgimenti e abitudini Per legge i distributori devono mantenere la temperatura dei carburanti a 15 gradi centigradi, perché il calore ne aumenta il volume così da raggiungere prima la quantità desiderata. Rifornirsi la mattina presto, quando le temperature sono più fresche anche nel sottosuolo dove il carburante è stoccato, è un modo per aggirare questo stratagemma. Chi ha un proprio benzinaio di fiducia faccia il possibile per rifornirsi da questo. Olii e aditivi È ragionevole che i distributori applichino a olii e aditivi dei prezzi maggiorati rispetto ai medesimi prodotti comprati, per esempio, nelle grandi distribuzioni come i supermercati.

Avere una conoscenza di massima dei prezzi evita però di farsi raggirare con facilità e, ancora prima di chiedere l’aggiunta di olii e aditivi, controllarne il livello in prima persona. Non da ultimo dare una rapida occhiata ai contenitori utilizzati dal distributore: esigete sempre che sia nuovo e sigillato, così non fosse non si potrebbe essere ragionevolmente certi che siano pieni e genuini.

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