Il bonus lavoratori fragili può essere richiesto fino al 30 novembre 2022, è un sostegno una tantum pari a 1.000 euro previsto dalla legge di Bilancio 2022 e destinato a quei dipendenti privati ai quali è stato certificato un rischio per la salute o che rientrano nei parametri della legge 104 del 5 febbraio 1992 che disciplina i diritti all’assistenza e all’integrazione sociale dei portatori di handicap.
L’indennità è riconosciuta direttamente al lavoratore disabile che ha presentato almeno un certificato di malattia nel corso del 2021. Ecco cosa sancisce il messaggio 3106 rilasciato dall’Inps l’8 agosto appena trascorso.
Bonus lavoratori fragili
Nelle logiche del bonus rientrano nell’accezione di “lavoratori fragili”, i dipendenti del comparto privato che hanno una disabilità grave ai sensi della già citata legge 104 o che vivono in una condizione di rischio dovuta a patologie oncologiche, immunodepressione o che sono stati sottoposti a terapie salvavita. Il lavoratore, nel corso del 2021, deve avere raggiunto il periodo massimo di malattia indennizzato secondo le normative a cui soggiace e non deve avere lavorato neppure in modalità agile (quindi in remoto) durante i periodi di malattia. Ciò significa che il lavoratore deve avere raggiunto il periodo massimo di assenza dal lavoro coperto dagli indennizzi Inps nel corso del 2021 e, parallelamente, avere presentato al proprio datore di lavoro almeno un certificato di malattia.
Si tratta di un bonus che può essere anche percepito da chi gode di altre prestazioni, tra le quali gli assegni di disoccupazione.
Fatti salvi i requisiti citati sopra, hanno diritto al bonus tutti i dipendenti privati ma sono esclusi i collaboratori famigliari, i quadri del comparto dell’industria e dell’artigianato, i dirigenti, i lavoratori autonomi e quelli iscritti alla gestione separata.
Come richiedere il bonus
La richiesta deve avvenire tramite il sito Inps, accedendo quindi con Spid, Cie o Cns, oppure mediante il contact center raggiungibile ai numeri di telefono 803 164 (da rete fissa) o 06 164 164 (da rete mobile).
Ci sono altre due possibilità, ovvero quella di rivolgersi a un Caf oppure quella della delega dell’identità digitale.
Il pagamento avverrà direttamente sul conto corrente indicato dal richiedente.
Chi nel frattempo si fosse trasferito all’estero è tenuto anche ad allegare alla richiesta il modulo di identificazioni finanziaria MV70 (prelevabile qui)Il fondo a disposizione è di 5 milioni di euro e verrà erogato fino a esaurimento, motivo per il quale è saggio non indugiare troppo prima di inviare la richiesta.
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