La reazione delle Borse. Milano ritorna a volare

Dopo un giovedì nerissimo la mattinata offre segnali incoraggianti. Le Borse ripartono positive: a Piazza Affari l'indice Ftse Mib mette a segno un +1,45% a 15.108 punti

La reazione delle Borse. Milano ritorna a volare

Dopo il giovedì nerissimo di ieri, coinciso con la peggiore seduta di sempre per le piazze finanziarie di tutto il mondo, le Borse provano a reagire.

Rialzare la testa non è affatto semplice, anche perché nella sola giornata di ieri lo Stoxx Europe 600, che riunisce i principali titoli del Vecchio Continente, ha chiuso con il ribasso più ampio di sempre (-10,9%), bruciando in una sola seduta ben 790 miliardi. In ogni caso, dopo la grande tempesta, la mattinata sembra offrire segnali incoraggianti.

Le Borse ripartono positive con Milano che sale del 3% con tutte le azioni del paniere in recupero, dopo un primo balzo superiore ai 6 punti percentuali. Sullo sfondo c'è sempre il timore di una recessione globale a causa della pandemia di coronavirus ma all'avvio degli scambi, Londra guadagna circa il 5%, Francoforte segna +2,3%, e Parigi +2,7%.

Scendendo nel dettaglio, a Londra l'indice Ftse 100 guadagna il 6%, a Parigi il Cac 40 avanza del 4,7% a 4.234,37 punti e a Francoforte il Dax del 3,67% a 9.496,70 punti. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib mette a segno un +1,45% a 15.108 punti.

La Borsa di Londra rimbalzata di oltre il 6% nei primi scambi, dopo aver subito ieri la sua peggior sessione dal 1987, in un mercato globale in preda al panico per l'epidemia di coronavirus. L'indice Ftse 100 avanza del 6,23% a 5.563,44 punti. Certo è che la piazza londinese è precipitata di oltre il 14% dall'inizio della settimana e di oltre il 26% dal primo gennaio.

Borse asiatiche a picco. Diminuisce lo spread

Male le Borse asiatiche. La paura di una recessione globale legata all'espandersi del coronavirus chiude una sessione in profondo rosso, sulla scia anche della debacle di Wall Street. A dominare nella giornata è stata l'alata volatilità dei titoli.

A Tokyo il Nikkei cede il 6,08% a 17.431,05 punti, dopo essere sceso in caduta libera fino a perdere il 10% a inizio seduta, bruciando 1.128,5 punti e ricordando l'angosciosa sessione del disastro nucleare di Fukushima, a marzo 2011. Nell'ultima settimana, il Nikkei è crollato del 16% e del 26% dall'inizio dell'anno.

L'indice Topix perde il 4,98% a 1.261,70 punti. Le piazze cinesi provano ad alzare la testa e riducono le perdite nel finale: l'indice Composite di Shanghai perde l'1,23% a 2.887,43 punti, mentre quello di Shenzhen cede l'1,08%, a 1.798,98. Male anche Seul, che perde il 3,43% a 1.771 punti.

Da considerare, infine, il netto calo dello spread. Il differenziale Btp/Bund, che ieri viaggiava intorno ai 270 punti, in mattinata è calato a 236, con il rendimento del titolo decennale pari all'1,76%. Recupera inoltre il petrolio (greggio Wti sale a 32,74 dollari e Brent cresce a 34,42) e risale leggermente l'oro (1592 dollari l'oncia).

Rimbalzo di Milano e raffiche di sospensioni

Dopo il buon avvio continua il forte rimbalzo della Borsa di Milano. Alle ore 12, il Ftse Mib che scatta a +11,5% (16.599 punti); All Share +11,85%. In asta di volatilità per eccessi di rialzo, tra gli altri, Italgas, Amplifon (teorico +17,65%&), Nexi, Terna, Prysmian, A2A. Volano Eni (+13,47%), Enel (+12,28%) e Telecom Italia (+9%). Euforici anche industriali (Fca +7,99%, Pirelli +13%) e i finanziari (Intesa Sanpaolo +13%, Unicredit +11%) con Generali che piazza un 10,05% nel giorno dei conti.

Piazza Affari accelera ancora, con il passare dei minuti, e strappa al rialzo, con il Ftse Mib che recupera il 14% all'indomani della rovinosa caduta di ieri.

Sono diversi i titoli sospesi per eccesso di rialzo: fra questi, Banco Bpm (+21%) e Prysmian superano i 20 punti di rialzo percentuale, così come Poste e Recordati. Toniche anche le utilities con Italgas (+18,6%) e i petroliferi con Eni (+16%).

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