Dopo il pesante crollo segnato ieri sulla scia della crisi politica in Olanda e dei risultati delle elezioni politiche in Francia, le principali Borse del Vecchio Continente rimbalzano mentre si limano leggermente le tensioni sui titoli di Stato dei paesi periferici dell'Eurozona dopo che l'Italia e la Spagna sono riuscite a piazzare i bond all'asta con livelli di domanda superiori all’offerta anche se al prezzo di netti aumenti dei rendimenti dei titoli in assegnazione.
I dati macroeconomici negli Stati Uniti e il ritorno del sereno sui titoli di Stato più attaccati della speculazione hanno riportato verso la chiusura i principali mercati europei su forti guadagni. L’indice Stoxx 600, che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, cresce oltre il punto percentuale, con molti mercati che fanno decisamente meglio. Dai lievi rialzi in avvio hanno accelerato a forti recuperi a tarda mattina, per poi perdere bruscamente slancio e tornare a subire cali nel primo pomeriggio. Ma poi hanno cambiano nuovamente rotta e ripreso slancio, fino a far chiudere il Ftse-Mib con un più 2,48%, un recupero consistente dopo il tonfo del 3,8% subito ieri.
Altrettanta volatilità ha coinvolto i titoli di Stato, dopo che oggi Italia e Spagna sono entrambe riuscite ad effettuare nuove aste di bond, con livelli di domanda superiori all’offerta ma al prezzo di netti aumenti dei rendimenti. Anche qui nel pomeriggio il quadro si è calmato. I rendimenti sui Btp a dieci anni già in circolazione si sono attenuati al 5,67% dopo un picco mattutino al 5,78%, mentre lo spread rispetto ai tassi retributivi dei Bund della Germania, usati come riferimento per le emissioni dell’area euro è calato a 3,97 punti percentuali nel tardo pomeriggio, secondo Bloomberg, o 397 punti base dopo un picco a 413 punti. Lo spread tra i Btp e i Bund è tornato così al di sotto della soglia allarmistica dei 400 punti, mentre lo spread Spagna-Germania è calato a 416 punti base. L’euro in risalita si è riportato al di sopra di 1,32 dollari.
Parigi ha chiuso con uno scatto del 2,29%. Francoforte è salita dell' 1,03%, mentre Londra dello 0,78%. Molto bene Madrid che ha chiuso con un +2,24%. Il quadro resta, tuttavia, volatile e facilmente preda del nervosismo, dopo che ieri si sono innescati allarmismi sia a seguito di alcuni sviluppi politici di rilievo in Europa, sia dopo dati deludenti sull’attività delle imprese che hanno riacceso i timori sui rischi di un prolungamento della recessione economica. Al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Francia, con Nicolas Sarkozy andrà il socialista Francois Hollande che ha già detto di voler rinegoziare i patti europei. In Olanda invece è caduto il governo a causa dell’impossibilità di trovare un accordo sulle misure di risanamento dei conti. Si andrà a elezioni anticipate e oggi l’agenzia di rating Moody’s ha avvertito che questa situazione potrebbe creare pressioni sull’affidabilità creditizia del paese, che vanta un rating a tripla A.
Intanto in Spagna il ministro del Bilancio ha parlato di una fase "estremamente delicata e fragile" anche se ha rassicurato sul conseguimento degli obiettivi di risanamento previsti, spronando il parlamento ad approvare il piano di bilancio approntato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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