Bpm, cresce l'aspettativa sul maxirilancio Unicredit

Caltagirone sale oltre il 5% in Mps. Vola Pop Sondrio

Bpm, cresce l'aspettativa sul maxirilancio Unicredit
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Piazza Affari non sembra aver dubbi. Unicredit per avere qualche chance di successo nella scalata a Banco Bpm dovrà rivedere, e di molto, il prezzo offerto. Sulla base del rapporto di concambio dell'offerta pubblica di scambio (0,175 azioni di nuova emissione di Unicredit per ogni azione esistente di Banco Bpm), il prezzo implico attuale dell'offerta è pari a 6,56 euro per azione, mentre Banco Bpm ieri ha chiuso a 7,26 euro. Il mercato "fiuta" quindi un rilancio di almeno il 10%, che in soldoni sono oltre un miliardo in più rispetto ai 10,1 miliardi dell'offerta iniziale.

Per aumentare le probabilità di successo dell'operazione, che porterebbe Unicredit a fare un salto dimensionale in Italia, sarà quindi necessario un consistente rilancio. L'ultimo precedente eccellente tra le banche è quello di Intesa Sanpaolo che nel 2020 ritoccò al rialzo del 13% l'offerta per Ubi Banca. In questo caso probabilmente servirà un premio ancora maggiore per ammorbidire le posizioni del cda di Banco Bpm, che ha subito bollato come inadeguato il prezzo offerto in quanto «non riflette in alcun modo la redditività e l'ulteriore potenziale di creazione di valore». Gli analisti di Deutsche Bank ritengono che un incremento a doppia cifra delle condizioni dell'Ops «sarebbe coerente con l'obiettivo di Unicredit di ottenere un ritorno sul capitale investito di oltre il 15%. La casa d'affari tedesca ieri ha alzato il prezzo obiettivo su Bpm a 8,6 euro (dai precedenti 7,4), ossia il 23% sopra quanto offerto da Unicredit, pari a un potenziale esborso extra di circa 3 miliardi per la banca guidata da Andrea Orcel. La stessa Deutsche ricorda che nelle recenti acquisizioni in Italia le offerte hanno valutato la società target con un premio del 20%, per lievitare a oltre 40% con i successivi rilanci. Intanto, tra i soci di Bpm emerge che Davide Leone ha limato la sua quota dal 5,47% a 4,97%.

Il nuovo round di risiko bancario innescato da Unicredit difficilmente si fermerà a Piazza Meda. Ieri è arrivata una nuova mossa di Francesco Gaetano Caltagirone, che ha superato il 5% in Mps (dal 3,5% acquistato durante l'ultimo collocamento del Tesoro), che vede la stessa Bpm presente con il 5%, a cui va aggiunto il 4% in mano ad Anima (sotto Opa di Bpm). Riflettori accesi anche sulla Popolare di Sondrio (balzo del 7% in Borsa) che potrebbe risultare la prossima preda pregiata.

Davanti a uno scenario di consolidamento in Italia, Bper potrebbe decidere di accelerare i tempi e unirsi a Sondrio sotto la regia di Unipol (primo azionista di entrambi gli istituti). Ieri gli analisti di Jefferies hanno alzato il target price sul titolo dell'istituto valtellinese da 6,6 a 8 euro.

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