L'ex ministro delle Infrastrutture, Carlo Calenda, non usa mezzi termini per attaccare Confindustria sull’approvazione del Def in Consiglio dei ministri: "È ufficialmente leghista - scrive su Twitter -. Chissà se le imprese credono anche nel piano B, nel trasformare l’Italia in una democrazia illiberale, nello spread fuori controllo etc. Mai un presidente aveva fatto un endorsement così a un partito politico. Vergognoso". Calenda commenta in questo modo le affermazione del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che invita a sospendere i giudizi sulla manovra, in attesa di comprendere nel concreto cosa prevede. "Il giorno in cui la Borsa è in caduta libera e lo spread schizza - scrive Calenda - Confindustria critica il nervosismo dei mercati e finge di non conoscere i contenuti del Def pur di non prendere posizione sul Governo. Mai vista una debolezza così. Gli imprenditori italiani meritano di meglio".
A stretto giro di posta arriva la replica di Boccia, con una battuta velenosa: "Ci dà consigli dicendo che siamo una categoria debole, sapendo che lui nemmeno riesce ad organizzare una cena a casa sua con i membri del suo partito".
Parlando nel corso dell’assemblea generale di Confindustria Vicenza, Boccia si rivolge direttamente all'esecutivo: "Forse è opportuno da parte del governo spiegare quanto prima con un’analisi di impatto la manovra, evitando così che le intuizioni e le
suggestioni dei mercati facciano crollare le borse e aumentare lo spread. Siamo a un bivio: il governo chiarisca cosa vuole fare e se vuole continuare a essere ostile verso l’industria italiana o fare un salto di qualità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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