Con il prezzo del metano fuori controllo e bollette di gas e luce alle stelle, anche in vista di ulteriori riduzioni delle forniture di gas da parte di Mosca, si torna a parlare insistentemente di energia nucleare. In particolare, nel centrodestra, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi rilanciano l’idea di investire sulle centrali di quarta generazione, che garantirebbero energia praticamente “pulita”, con meno scorie radioattive e meno rischi.
L’idea potrebbe funzionare? Al momento esistono una serie di progetti, arrivati a buon punto, ma ancora allo stadio di prototipi. Secondo gli scienziati, quindi, ci vorranno circa dieci anni per rendere questa tecnologia industrializzabile e vedere le prime centrali di quarta generazione entrare in funzione.
Nel breve periodo, allora, il nucleare non risolverebbe l’emergenza del caro-bollette, ma nel medio-lungo termine va fatta una riflessione.
Tuttavia secondo l’Agenzia internazionale dell’Energia, proiettati tra il 2030 e il 2050 i costi dell’energia rinnovabile “ordinaria” saranno inferiori di quelli del nucleare.
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