L'Italia dell'avanguardia tecnologica e dell'innovazione è sempre più protagonista nello spazio. Nell'ambito del progetto «Space Factory», avviato per ampliare un asset già strategico per il nostro Paese, la multinazionale italiana Cesi (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano) e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) hanno siglato un accordo di particolare rilevanza dal valore di oltre 13 milioni di euro. La cifra è rapportata agli obiettivi altrettanto importanti dell'intesa, destinata a generare ricadute positive in termini tecnologici e di futuri investimenti.
Grazie all'accordo siglato e ai fondi del Pnrr gestiti dall'Agenzia Spaziale Italiana, Cesi avrà modo di incrementare la sua capacità produttiva di celle solari per i satelliti spaziali, introducendo processi di produzione digitalizzati, nuove tecnologie di monitoraggio e utilizzando macchinari di ultima generazione.
In tal senso, il know-how della multinazionale italiana guidata dall'ad Domenico Villani sarà particolarmente prezioso: Cesi, che da oltre 70 anni opera nell'ambito dell'innovazione, della digitalizzazione, del testing, dell'ingegneria e della consulenza nel settore elettrico, è infatti tra le poche aziende al mondo a sviluppare e produrre celle solari avanzate per applicazioni spaziali. «Essere parte della Space Factory italiana ci riempie di orgoglio. Questo è un progetto che pone il nostro Paese all'avanguardia nel settore spaziale e che avrà una rilevante ricaduta tecnologica. Il nostro gruppo mette a disposizione del progetto la sua esperienza nella progettazione e produzione di celle solari per lo spazio», ha dichiarato l'amministratore delegato di Cesi, Villani.
Esprimendo tutta la propria soddisfazione, il top manager ha poi sottolineato ancora: «Attorno al globo terreste orbitano oltre 100 satelliti a uso civile realizzati in oltre 25 paesi ed equipaggiati con le celle solari prodotte proprio dal Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano». La particolarità di questi dispositivi è quella di essere dotati di un'elevata efficienza e di rispondere agli standard performativi richiesti dalle missioni spaziali.
Queste celle sono infatti composte da materiali quali arseniuro di gallio e fosfuro di indio e gallio, che le rendono particolarmente adatte all'ambiente spaziale, molto più impegnativo rispetto a quello terrestre. Va infatti ricordato che, nello spazio, il silicio delle comuni celle solari terrestri non resisterebbe in modo adeguato.
Le celle Cesi sono inoltre qualificate sia per i satelliti in orbita terrestre bassa (Leo) sia per quelli in orbita geostazionaria (Geo). La multinazionale italiana è una dei quattro principali produttori mondiali di questi impianti ad alta tecnologia; l'unica a controllo totalmente europeo e tricolore nello specifico. Le sue celle vengono infatti realizzate, su brevetto proprietario, nei suoi laboratori di Milano.
Tali caratteristiche hanno consentito a Cesi di diventare protagonista della grande sfida lanciata attraverso la «Space Factory» italiana: quella di realizzare costellazioni e mega-costellazioni di piccoli satelliti per proiettare il nostro Paese ancor più avanti nell'esplorazione del cosmo.
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