La Cgia smaschera Monti: "Ci sono 5,5 miliardi di tasse in più"

È negativo il confronto tra gli aggravi fiscali e i contributi alle imprese. La denuncia della Cgia: "Così le imprese soffocano"

La Cgia smaschera Monti: "Ci sono 5,5 miliardi di tasse in più"

Le imprese sono soffocate dal fisco e ancor più con il governo Monti che ha innalzato le tasse per 5,5 miliardi di euro. A sostenerlo sono gli artigiani della Cgia di Mestre che, attraverso l’ufficio studi hanno calcolato il "peso" del fisco sulle aziende (leggi qui lo studio).

Gli analisti della Cgia di Mestre hanno messo a confronto gli effetti economici che andranno ad aggravare il carico fiscale e contributivo delle imprese con quelli, invece, che ne alleggeriranno il peso. A questo risultato, spiega l’associazione degli artigiani, si giunge sottraendo dai 19 miliardi di tasse e contributi introdotti dal governo Monti, i circa 13,6 miliardi di euro di alleggerimento fiscale che l’esecutivo praticherà nel triennio considerato. "Le più penalizzate dal pacchetto di misure introdotte dal governo Monti - ha dichiarato il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - saranno le micro imprese: in particolar modo quelle senza dipendenti che non potranno avvalersi degli sgravi Irap previsti per i dipendenti e dell’Aiuto alla crescita economica (Ace), visto che le aziende in contabilità semplificata non potranno applicare quest’ultima misura". Se si considera che il 75% degli imprenditori individuali lavora da solo, si può affermare che gli artigiani e i commercianti che non hanno dipendenti subiranno dei forti aumenti di tassazione non ammortizzati dagli sgravi previsti dal decreto "salva Italia". I tecnici della Cgia hanno analizzato vantaggi e svantaggi contributivi introdotti dal governo in carica.

Il 2012, infatti, è l’anno dell’Imu: rispetto all’ Ici, il prelievo medio per i negozi e i laboratori risulta mediamente raddoppiato, mentre per i capannoni (categoria catastale D1) si registrano incrementi di imposta che superano il 60%. Inoltre quest’anno sono aumentate dell’1,3% le aliquote contributive Inps a carico degli artigiani e dei commercianti. Nel 2013, entrambi i prelievi appena descritti subiranno ulteriori aumenti.

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