La Cina è la nuova frontiera del design che guarda a Oriente spinta dalla crescita della domanda della nuova generazione under 40, globalizzata e iper-digitale, che sta rivoluzionando i propri riferimenti culturali e rappresenta il propulsore del mercato dei prodotti di fascia alta, a partire dal design e dall’arredamento made in Italy. E il Salone del Mobile.Milano Shanghai 2019 ha intercettato nella quarta edizione che si appena conclusa al Sec - Shanghai Exhibition Center, questo trend: una domanda interessata sia alla tradizione sia alle sperimentazioni su scale e settori differenti e a tutte quelle forme di design che hanno in sé il valore “dell’originalità e della qualità”.
Narrazione espostiva contemporanea fra concretezza e visione, business e dibattito culturale di ampio respiro della manifestazione che ha saputo valorizzare le proposte delle 127 aziende espositrici, tra cui 25 nuovi brand, che hanno presentato il meglio della produzione e del design italiano forte del suo mix unico di manifattura artigianale e tecnologia innovativa.
Le oltre 20mila presenze di visitatori professionali sono la prova di questa forte crescita e di interesse concreto da parte di operatori selezionatissimi per un evento sempre più riconosciuto - e apprezzato - in tutta la Cina. Le potenzialità di sviluppo sono incoraggianti: i marchi italiani, infatti, si stanno dimostrando capaci di identificare i settori e i canali appropriati da percorrere posizionandosi sul mercato con una sempre più precisa precisa e forte identità.
“Chiudiamo la quarta edizione del Salone del Mobile.Milano Shanghai con grande soddisfazione. Il fermento e l’ottimismo respirati in questi tre giorni confermano la validità della nostra intuizione - commenta Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile -. La Cina si trova in un momento storico in cui può permettersi innovazione, qualità e bellezza. Ossia il prodotto italiano di cui sa riconoscere il valore intrinseco”.
“A noi come imprenditori non resta che perseverare sulla strada dell’incontro e del dialogo con grande concretezza, costanza e un pizzico della nostra creatività italiana, mantenendo sempre questa coesione - prosegue Luti -, facendo cioè sistema tra noi e con le istituzioni per ampliare la nostra credibilità e ottenere risultati reali. Questa formula, credo sia davvero alla base della nostra capacità di creare opportunità di business interessanti per tutto il made in Italy”.
L’Italia è il primo fornitore di arredamento sul mercato cinese, un primato non facile da mantenere, per questo il Salone del Mobile.Milano Shanghai continua a investire energie e risorse per offrire prodotti e progetti adeguati alle esigenze dinamiche di questo Paese. Una “formula vincente”, questa del Salone, rispetto ai competitor internazionali che trova conferma nei riscontri positivi ricevuti dalle aziende, dal pubblico e dagli stakeholder perché riesce a condensare nel cuore di Shanghai produzione, protagonisti ed energie provenienti da Oriente e Occidente.
Cultura del design e del progetto, concezione dello stile dell’abitare in evoluzione che hanno avuto un importante riscontro anche nelle tre Master Classes che hanno registrato il tutto esaurito con oltre 2.000 partecipanti cinesi: tre grandi nomi dell’architettura e del design internazionale – Rodolfo Dordoni, Patricia Urquiola, Ferruccio Laviani – e altrettanti importanti designer cinesi – Li Hu, Zhao Yang, Chen Fei Bo – hanno condiviso le proprie esperienze professionali e progettuali per fare il punto sullo stato dell’arte del settore e gettare lo sguardo sul futuro.
Futuro che è stato anche il filo conduttore della quarta edizione del SaloneSatellite Shanghai che ha coinvolto 53 giovani designer cinesi a testimonianza del fatto che il Paese è un vero bacino di opportunità, ricerca, idee e sperimentazioni.
Il prossino appuntamento con il Salone del Mobile.Milano Shanghai è a novembre 2020
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.