Una nota di Confcommercio, che aggiorna il rapporto sui consumi, ha lanciato questa mattina l'allarme sul reddito disponibile delle famiglie italiane. L'organismo di rappresentanza delle imprese ha rilevato come si sia compiuto un passo indietro che fa tornare al 1986.
Se nel 2014 il reddito disponibile pro capite è di 17.400 euro, nel 1986 era invece a 17.200 euro. Un passo indietro che ha fatto perdere 2.590 euro a testa (13,1%) in otto anni.
Il dato negativo vale anche per il Prodotto interno lordo e per i consumi, che si sono attestati quest'anno sui livelli del 1997. Tra il 1992 e oggi i consumi pro capite hanno mostra uno sviluppo in termini reali inferiore al 6%. Il rapporto di Confcommercio aggiunge poi che "escludendo gli affitti imputati tale variazione cumulata scende a poco piu' del 4%".
Al livello massimo le spese obbligate, ovvero casa, carburanti, assicurazioni e simili, che sono pari al 41% del totale dei consumi, in netta crescita rispetto al dato rilevato nel 1992, quando la percentuale era ferma al 32,3%.
538em;">Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha parlato di una ripresa "ancora troppo fragile, incerta, contraddittoria" e chiesto al governo di puntare sulla crescita "per scongiurare l'ipotesi di una manovra correttiva e per dare una mano tangibile alle famiglie".
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