Conguaglio pensioni: assegni più bassi a gennaio e febbraio

Assegni inferiori per gennaio e febbraio: i calcoli fascia per fascia

Pensionati in attesa in un ufficio dell'Inps
Pensionati in attesa in un ufficio dell'Inps

Brutte sorprese per chi percepisce una pensione. A gennaio e febbraio 2015 gli assegni saranno più bassi. A causa della rivalutazione definitiva delle pensioni per l’anno 2014 e alla perequazione provvisoria per l’anno 2015. Il decreto del 20 novembre 2014, emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha fissato nella misura del 1,1 per cento l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva per l’anno 2014. Una volta rideterminato l’importo di pensione effettivamente spettante per l’anno 2014, si è provveduto ad attribuire la rivalutazione provvisoria per l’anno 2015. E ora arrivano i primi risultati della mossa del governo che si ripercuotono sulle tasche dei cittadini.

Nella rata di gennaio 2015 milioni di pensionati hanno trovato una nuova trattenuta chiamata “conguaglio pensione da rinnovo”. Si tratta come ricordato del meccanismo di rivalutazione delle pensioni che nel 2014 ha portato l'Inps a mettere le mani nel portafoglio dei
pensionati sottraendo circa 12 euro ogni 1.000 euro di pensione. Ma la "stangatina" non si ferma solo a gennaio, proseguirà anche nell'assegno di febbraio. Su una pensione minima (con un importo medio di circa 500 euro lordi) verranno sottratti 5,40 euro, mentre su un assegno di 1.500 euro la somma sottratta sarà di circa 16 euro. Insomma di fatto la rivalutazione per l'anno in corso andrà ad erodere quelle poche risosrse di cui dispongono i pensionati.

Ma i pensionati non potranno tirare un sospiro di sollievo nemmeno dopo il 28 febbraio. Di fatto la perequazione automatica in base all’inflazione programmata prevede per un aumento solo dello 0,3 per cento.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica