Conti meglio delle stime. Il primo semestre sorprende il mercato

Ricavi tornati a livello pre-Covid, ora tocca al trend dei profitti. Il faro su Piazza Affari

Conti meglio delle stime. Il primo semestre sorprende il mercato

La rinascita si legge chiaramente nelle semestrali che, al di qua e al di là dell'Oceano, hanno sorpreso in positivo, lasciando ben sperare anche sul prossimo futuro. Elementi che non sono ancora completamente scontati dai prezzi delle azioni, soprattutto per quanto riguarda Piazza Affari come nota Intermonte che, con la chiusura della stagione delle trimestrali, ha rivisto al rialzo le proprie stime sul mercato. Il broker italiano ora si attende un aumento degli utili 2021 dell'82% e di un ulteriore 10% sul 2022. In questo scenario Milano tratta a 13,6 volte gli utili 2021 e a 12,4 volte gli utili 2022, sotto la sua media storica, nonostante il contesto positivo che beneficia del programma di vaccinazioni in corso, delle politiche monetarie espansive senza precedenti messe in atto dalle banche centrali e dai provvedimenti di stimolo delle autorità italiane, del Pnnr e delle riforme oltre che dal flusso di dividendi atteso entro fine anno (solo dal comparto finanziario arriveranno circa 6,2 miliardi).

Quanto a Wall Street, l'S&P 500 tratta, secondo le analisi di FactSet, a 21,1 volte gli utili attesi a fine anno, un dato più elevato rispetto alla media storica (pari a 18,1 negli ultimi cinque anni e a 16,2 negli ultimi cinque), ma il consenso dei broker rimane positivo, soprattutto sul comparto energetico i cui prezzi sono attesi in rialzo del 24,6% per fine anno.

Più in dettaglio, nel secondo trimestre, il 61% delle società coperte da Intermonte sul listino italiano ha battuto le attese del broker grazie al buon andamento degli industriali, dei beni al consumo e del risparmio gestito. Solo sei società, tra tlc, banche ed energia, su 77 hanno registrato performance peggiori del previsto. L'ondata di risultati migliori delle attese si è tradotta in una massiccia revisione al rialzo delle stime. Considerando le indicazioni emerse nell'ultimo mese abbiamo alzato le attese di utile per azione 2021 del 18%, mentre per il 2022 il rialzo è stato del 9,3% commenta Intermonte che sottolinea come, grazie alle performance del trimestre (+17% i ricavi e +32% la marginalità operativa del Ftse Mib con l'esclusione di Exor che pubblica i dati a settembre), il fatturato sia ormai ritornato sui livelli pre-Covid, mentre per la redditività manchi ancora un ultimo piccolo sforzo. Una tendenza simile si è verificata anche a Wall Street dove nello stesso periodo, secondo le analisi di Factset, l'87% delle società dell'S&P 500 ha sorpreso il mercato con utili per azione migliori delle attese del 17,1% (rispetto al 7,8% medio degli ultimi cinque anni) e un tasso di crescita dell'88,8 per cento. A livello di fatturato i dati sono stati migliori delle stime del 4,9% (rispetto a una media dell'1,2%), con un tasso di crescita del 24,7 per cento. Si tratta, finora, dei dati migliori registrati dal 2008 quando Factset ha iniziato tracciarli. Quanto al futuro il consenso, dopo aver rivisto al rialzo le stime, si attende un aumento dei ricavi del 14,3% e degli utili del 41,6% sul 2021 e rispettivamente del 6,5% e del 9,5% sul 2022. Troppo poco per Ben Laidler, global market analyst di eToro secondo cui la leva sugli utili è sottostimata. Il rapporto tra crescita degli utili e ricavi si è attestato stoicamente al 2,8%, mentre oggi le previsioni degli analisti non oltrepassano l'1,6%.

Milano poi offre un vantaggio in più rispetto a Wall Street: i prezzi relativamente più bassi e, come spiega Intermonte, la mancata reazione del mercato ai dati migliori delle stime. A giudizio del broker ciò è dovuto alle attese già positive e future sfide che devono essere affrontate a iniziare dagli aumenti delle materie prime e dei costi di spedizione delle merci, fattori che potrebbero influenzare l'andamento degli utili nella seconda metà dell'anno.

Ciononostante, il broker rimane fiducioso sul futuro grazie alla crescita della domanda e all'avvio degli investimenti legati al recovery plan. Tra i titoli ritenuti attraenti il broker cita Enel, Hera, Iren, A2a, Diasorin, Stellantis, Cnh, Buzzi, Leonardo, Unicredit, Banco Popolare di Milano, Nexi, Poste, Banca Mediolanum, Fineco e Azimut.

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