La Corte di giustizia Ue ha bocciato oggi l’Iva agevolata per gli e-book introdotta dalla Francia e dal Lussemburgo dal 2012. La Corte ha accolto il ricorso della Commissione europea che aveva giudicato non in linea con le regole Ue in materia di Iva la
imposizione di una aliquota ridotta sui libri elettronici. Anche l’Italia ha introdotto, a partire dal 2015, un’aliquota ridotta sugli e-book. Nella sentenza di oggi la Corte sottolinea che le regole europee prevedono la possibilità di un’aliquota Iva ridotta per i libri, ma solo se su un supporto fisico che è parte integrante del libro, cioè la carta. La Corte ha stabilito che l’e-book necessita di un supporto fisico per essere letto, come per esempio un computer, ma "questo supporto non è fornito insieme al libro elettronico" precisa la Corte in una nota stampa.
La Corte ricorda inoltre che le regole Ue in materia di Iva "vietano la possibilità di applicare un’Iva ridotta a qualunque servizio fornito per via elettronica". La nota aggiunge che "secondo la Corte la fornitura di libri elettronici costituisce un servizio di questo tipo" . La Corte ha studiato la possibilità di considerare l’e-book come un bene più che un servizio, ma "ha scartato questo argomento" in quanto "solo il supporto fisico che consente la lettura di un e-book può essere considerato come un bene, ma questo supporto fisico è assente nelle forniture di libri elettronici" si legge nella nota. La Francia applica una aliquota del 5,5% sugli e-book, e il Lussemburgo una aliquota del 3%.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.