Crisi, il governo tira dritto: "Lo spread non ci preoccupa" Il Colle all'Ue: "Più crescita"

Il viceministro Grilli replica alla Corte dei Conti: "Al momento non c'è spazio per abbassare le tasse". Napolitano bacchetta l'Ue: "Serve più crescita"

Crisi, il governo tira dritto: "Lo spread non ci preoccupa" Il Colle all'Ue: "Più crescita"

"Il rigore non crea alcun corto circuito con la crescita. Sono due pilastri di una stessa casa". A margine della conferenza stampa della presentazione del "Conto di base" per i pensionati, il viceministro all’Economia Vittorio Grilli ha replicato duramente ai dubbi mossi ieri Corte dei Conti in una audizione sul Def. "Non credo ci sia un corto circuito - ha detto il numero due del dicastero di via XX Settembre - si tratta di due pilastri che in questa fase congiunturale sono difficili entrambi ma sono due pilastri di una stessa casa, l’Italia, che deve tornare a crescere". E proprio sul tema della crescita il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è tornato a bacchettare l'Unione europea chiedendo un impegno maggiore sui fronti della crescita e dell'occupazione.

Giusto ieri le toghe contabili si erano lamentate con l'esecutivo Monti per l'eccessiva pressione fiscale accusando la manovra economica di far deprimere la crescita del Paese. Un salasso da 37 miliardi. A stretto giro la risposta del governo che si impegnerà non appena possibile a ridurre le tasse. Prima o poi. Perché, al momento, non è affatto possibile. Secondo Grilli, infatti, si tratta ancora di andare avanti con il consolidamento dei conti pubblici. "Faremo tutti gli sforzi per tornare a crescere - ha spiegato il viceministro dell'Economia - non appena possibile troveremo gli spazi per ridurre la tassazione ma questo non è ancora nelle nostre disponibilità in questa fase di consolidamento dei conti". La crisi non è ancora finita ma si sta andando verso una soluzione. Rispondendo a chi gli chiedeva se il premier Mario Monti e il governo siano preoccupati sull’attuale andamento dello spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi, Grilli ha assicurato che l'esecutivo è consapevole del fatto che "ci sono molte turbolenze sui mercati per molte ragioni". "Siamo ancora nella crisi ma ci stiamo muovendo verso una soluzione - ha detto il viceministro - anche se quotidianamente o settimanalmente c’è qualcosa da aspettarsi".

Secondo Napolitano, le difficoltà del nostro Paese, pur poste al centro di politiche rigorose avviate in questi mesi dal governo Monti, richiedono maggiori iniziative soprattitto al livello europeo affinché "si operino riequilibri e indirizzi per promuovere crescita e occupazione". A livello nazionale, invece, tra i nodi da sciogliere c’è il pesantissimo debito pubblico che si è accumulato nel corso dei decenni.

"Il debito pubblico - ha spiegato il capo dello Stato - non è mai stato fatto oggetto di una decisa, costante, sistematica azione di abbattimento". Per il presidente della Repubblica bisogna, infatti, agire sulla spesa pubblica riducendola e riqualificandola al tempo stesso.

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