È il tormentone tra gli analisti: siamo sul minimo o ci sarà un’altra gamba di ribasso ?
Il mercato ha già scontato il disastro economico o lo sta sottovalutando ?
Come saranno le trimestrali ?
Brutte come il mercato ha previsto, più brutte o più belle ?
È il grande gioco delle aspettative che si sta svolgendo, così come gli economisti si chiedono se questo bottom sarà come quello del 1929, come quello del 1973, come quello del 2001 o come quello del 2008.
E chi ha più date più ne aggiunge in una confusione che si tramuta in panico.
C’è chi non ha preso il rimbalzone che spera in una gamba di ribasso per comprare, c’è chi ha preso il rimbalzone e si è ingrassato che spera che continui per ingrassarsi senza di più, c’è chi è ancora lungo e perde il 70% che si dispera e prega.
In realtà il gioco è molto più semplice: siamo ancora distanti dai massimi e ci sono azioni che sono solide sotto il profilo fondamentale (pochi debiti e alti margini lordi) che hanno perso meno del mercato dai massimi e sono le prede ambite di chi gioca a costruirsi un piano di accumulo azionario fatto in casa.
Il mitico PAC, ma fatto da soli.
Comprare quando tutto crolla è il segreto di Warren Buffet.
Che ci sia una seconda gamba di ribasso o che non ci sia vale poco: io inizio a comprare azioni interessanti a botte da 1000 o 2000 euro e ogni volta che perdono il 10% del prezzo tanto meglio, io compro di più.
E se continua a scendere ancora meglio.
Sto scommettendo sul futuro del mondo, in un orizzonte di 12-24 mesi in non importa quello che succederà domani.
E’ evidente che è un gioco da fare con pochi soldi ogni volta perché noi non sappiamo dove quando e come sarà la possibile seconda gamba del ribasso.
Se perdo il 30% prima di rivedere la luce con 1000 euro mi metto a ridere, se perdo il 30% prima di rivedere la luce con 100.000 euro mi metto a piangere e non dormo di notte.
E non significa che io non possa comprare durante un ribasso e rivendere durante il successivo rialzo e poi rifare esattamente la stessa cosa quando riperde il 10%.
Insomma, è come giocare con la molla per cui la tiri e la lasci la tiri e la lasci la tiri e la lasci.
In termini tecnici si chiama “mean reverting”, “Contro Trend” ed è contrario di trend following o di breakout ovvero compro quando sale per rivendere più in alto.
Qui compri quando scende confidando che essendo azioni e d ETF “buoni” prima o poi tornino al rialzo.
Questo è l’unico modo di superare il tormentone del bottom già pronto e formato o della seconda gamba del ribasso.
Perché se questo è il bottom allora stiamo perdendo il treno del piano di accumulazione delle azioni a prezzi stracciati, se invece ci sarà una seconda gamba di ribasso allora è il caso di iniziare a comprare.
Noi a quale partito apparteniamo ? Francamente ci stupisce che il mercato reagisca debolmente a notizie macro (come i disoccupati USA) che sono devastanti come se avesse già scontato la fine del mondo.
L’Indice PMI uscito venerdì mostra come siamo a livelli di minimo STORICO di caduta dell’attività economica sia in Germania, Francia, Spagna, Irlanda e Italia, come dire l’intera Europa. La perdita di posti di lavoro in questi Paesi è stata peggiore dal 2009, con la Spagna in testa.
Eppure gli indici non si muovono.
O arriva la super notizia negativa che spacca tutto (le trimestrali USA) o forse è il minimo.
Ci sono due cose che puoi fare: o un piano di accumulo o cambiare idea in fretta.
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