Calzature, il fast fashion nuova sfida per conquistare i mercati globali

A Expo Riva Schuh, in corso a Riva del Garda fino al 19 gennaio, stand affollati e pienone di visitatori italiani e stranieri arrivati da tutto il mondo per il business delle nuove collezioni presentate da oltre 1400 espositori. Affari con le produzioni da grandi numeri

Calzature, il fast fashion nuova sfida per conquistare i mercati globali

E' il fast fashion l'ultima frontiera del mercato globale delle calzature di volume, il trend che sta iniziando a segnare e segnerà sempre di più la produzione e la commercializzazione in grandi quantità delle collezioni di moda scarpe. E' questa la novità che emerge a Expo Riva Schuh 85, il primo grande appuntamento fieritico internazionale della stagione 2016 - 2017 in corso a Riva del Garda che vede la presenza fino al 19 gennaio di oltre 1.400 espositori, dei quali ben 1.097 sono esteri ed è affollato di visitatori professionali fin dall'apertura dei cancelli.

Evoluzione dal private label al fast fashion declianata in una manifestazione che nella marcata internazionalità ha il suo tratto distintivo e qualificante e in occasione del convegno inaugurale ha aperto un focus sulle nuove tendenze dei mercati e dei consumatori su un terreno, quello estero e quindi anche dell'export, molto importate anche per i calzaturifici italiani. Con una indicazione precisa: se gli Stati Uniti rimangono il mercato più importante ma anche Cina e Medio Oriente tireranno sempre più la produzione nei prossimi anni.

La rassegna di Riva del Garda è importante perché le imprese presentano collezioni e nuovi modelli con grande anticipo rispetto alla stagione di vendita e anticipano la chiusura dei contratti con maggiori garanzie sulla consegna delle calzature che si troveranno nelle vetrine di tutto il mondo non solo nel retail tradizionale ma anche nelle vetrine della grande distribuzione con possibilità anche di intervenire sul riassortimento in caso di nuovi ordini anche in mercati e per acquirenti diversi.

Ad analizzare uno dei più importanti trend globali, quello del footwear, cioè delle scarpe sportive, tecniche e per il tempo libero, è stata Bernardette Kissane di Euromonitor International il cui intervento è stato seguito da quelli di Joao Maia, direttore esecutivo di Apiccaps, l'associazione dei produttori footwear del Portogallo, Gianluca Mirante direttore di Hong Kong Trade Development Council, Roberto Pellegrini e Giovanni Laezza, rispettivamente presidente e direttore generale di Riva del Garda Fierecongressi.

Bernardette Kissane ha ricordato i dati di partenza del business calzaturiero mondiale: 340 miliardi di dollari con un incremento del 5,6% dal 2010 al 2015 pari a una crescita di 2,8 miliardi di dollari con Stati Uniti in testa per acquisti in valore, Cina per volume di vendite, Europa in flessione e Medio Oriente e Nord Africa in crescita perché sono mercati con popolazione giovane. E qui si inserisce il futuro prossimo venturo: la vendita del footwear per donna, uomo e bambino, le calzature sportive, tecniche, dedicate al running e all'outdoor è un fenomeno in crescita esponenziale perché da un lato è spinto dai grandi marchi, dall'altro perché si sta imponendo come fatto di moda, simbolo di lifestyle: scarpe da indossare ed esibire non solo se si fa sport ma come accessorio irrinunciabile, simbolo di lifestyle.

Kissane ha poi spiegato che in generale l'acquisto di scarpe avviene ancora per l'88% nel negozio fisico anche se la vendita via internet cresce e si stima possa guadagnare il 3% del business entro il 2020. La media mondiale è di due paia di scarpe footwear acquistare per persona nel corso del 2015 e negli ultimi cinque anni tutti principali mercati sono sempre stati in crescita ad esclusione di una leggera flessione in Europa. Footwear entrato anche in grandi catene di distribuzione internazionali come H&M e Zara che puntano a incrementare le vendite di abbigliamento anche attraverso la vendita di calzature, ulteriore elemento di richiamo per il pubblico.

Gianluca Mirante ha invece sottolineato l'importanza di Hong Kong come "porta" per la Cina Paese che sia pure in fase di rallentamento, in realtà continua a crescere e diventerà sempre più importante nei prossimi anni dopo che il governo ha abolito il divieto di avere più di un figlio: cresceranno quindi gli acquisti di calzature per bambini che saranno poi gli acquirenti di domani e ci sarà nuovo impulso per il fast fahion, il "pronto moda" delle calzature. In particolare Hong Kong è una piazza interessante per l'aumento costante di turisti che arrivano dalla Cina per lo shopping. Altro fronte di crescita è la vendita on line, soprattutto con i device del mobile, e commerce favorito in Cina dal basso costo dei corrieri e dal fatto che ordinata una misura, in realtà l'acquirente riceve altre due paia di scarpe di misura inferiore e superiore in modo da facilitare l'acquisto dopo averle provate.
Il caso Portogallo è stato invece spiegato da Joao Maia: sviluppo a due cifre, il 10% all'anno dal 2009 al 2014 grazie alla capacità di ingegnerizzare e consegnare chiavi in mano scarpe in grandi quantità dopo aver ricevuto specifiche e design del prodotto da parte dell'acquirente riducendo a compensare il calo dei prezzi con i volumi di produzione.

Giovanni Laezza ha infine sottolineato la rapidità con cui gli scenari internazionali e i mercati cambiano, condizionati da fattori politici ed economici, da crisi e da atti terroristici, situazione che richiede da parte delle aziende grande flessibilità e capacità di adeguarsi per non perdere quote di mercato sfruttando le potenzialità del fast fashion e dell'innovazione. "Come fiera cerchiamo di orientare aziende e acquirenti impegnandoci a valorizzare prima di tutto che produce secondo tecnologie e modalità di approvvigionamento innovative. E' la strada da per conquistare il futuro e Expo Riva Schuh ha sempre avuto un ruolo di primo piano proprio per questa capacità di guardare avanti.

Abbiamo anche fatto capire che l'e-commerce è un'opportunità e non un nemico delle fiere perché qui sono presenti tutti i grandi player del retail che vengono a sceglire fisicamente i prodotti delle nuove collezioni che finiranno nelle vetrine e sui banchi di vendita".

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