Fisco, raffica di controlli sulle fatture elettroniche

A partire dall'1 ottobre si è chiusa la moratoria prevista dal Dl 119/2018

Fisco, raffica di controlli sulle fatture elettroniche

Per i fatti più gravi si potrà arrivare a pagare dal 90 al 180% dell'imposta dovuta. Sono queste le sanzioni in caso di ritardi e omissioni sulla fatturazione elettronica scattate a partire da ieri, martedì 1 ottobre, termine di scadenza della moratoria sanzionatoria.

Il nuovo termine di presentazione della e-fattura è di 12 giorni ­successivi alla data di effettuazione dell’operazione, periodo entro cui queste devono essere trasmesse a SdI. Nel caso in cui non si rispettino i termini di presentazione della fatturazione elettronica scatterà la sanzione prevista dall'articolo 6 del Dlgs 472 del 1997 che prevede tra il 90 e il 180% dell'imposta dovuta; nel caso in cui ci si riferisse a operazioni non imponibili, esenti da Iva o assoggettata ad inversione contabile, la percentuale andrebbe, invece, dal 5 al 10%. Infine, se la violazione non dovesse incidere sulla corretta liquidazione del tributo la sanzione sarebbe tra i 250 e i 2000 euro.

Per i contribuenti trimestrali non sarà prevista nessuna sanzione per le operazioni effettuate sino al 30 giugno e trasmesse a SdI entro il 20 agosto; si applicherà una sanzione del 20%, invece, se le sanzioni siano state emesse entro la liquidazione periodica del terzo trimestre (18 novembre 2019). Dal primo luglio in poi le fatture, invece, dovranno essere emesse nel termine perentorio dei 12 giorni.

Per i contribuenti mensili non sono previste sanzioni per colori i

quali abbiano trasmesso la fattura a SdI entro il termine di liquidazione periodica dell'Iva del mese di riferimento. Per le operazioni effettuate a partire dall'1 ottobre 2019 i termini di presentazione sono di 12 giorni.

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