Domani i vertici di Fca scioglieranno la riserva sul «Piano Italia», cioè in quali fabbriche del Paese saranno prodotti i nuovi modelli e i motori elettrificati (ibridi ed elettrici). I sindacati saranno i primi a essere informati dall'ad, Mike Manley, e dal nuovo capo dell'Europa, Pietro Gorlier. «Abbiamo scommesso moltissimo su questo gruppo, creando anche condizioni di effettivo sviluppo; ora, però, vogliamo certezze sul futuro a partire da quelle occupazionali e dagli investimenti», puntualizza la leader della Cisl, Anna Maria Furlan. Tra Lingotto e sindacati sono giorni caldi anche sul rinnovo del contratto, in scadenza il 31 dicembre. Le trattative, iniziate, riguardano 59.900 lavoratori di Fca, 16.890 di Cnh Industrial e 3.380 di Ferrari. Il ritocco delle buste paghe richiesto è del 10% sulla base salariale. Si è intanto raffreddato l'entusiasmo della Borsa a proposito delle voci sulla possibile cessione, dopo Magneti Marelli, di Comau (automazione). Al +5% seguito, lunedì, alle indiscrezioni, ieri le azioni del gruppo hanno chiuso sostanzialmente sulla parità (+0,12%).
Il settore auto è infine preoccupato in vista del possibile imminente annuncio, da parte di Donald Trump, dell'introduzione di dazi pari al 25% sulle importazioni negli Usa di automobili. Faranno eccezione Canada e Messico.PBon- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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