La Fed prepara il taglio al maxi-piano di aiuti

Ma Powell avverte: "I tempi dipendono da inflazione e occupazione". Ancora fermi i tassi

La Fed prepara il taglio al maxi-piano di aiuti

Fumata nera sui tempi del tapering al termine del meeting Fomc, il comitato di politica monetaria. Anche se la Fed si avvia, comunque, verso un calo degli acquisti.

Il presidente della Fed, Jerome Powell, non indica una deadline per la fine degli stimoli all'economia americana e spiega che la decisione sarà in balìa dell'occupazione, dove «c'è ancora terreno da coprire», e dell'inflazione che «resterà elevata prima di iniziare a scendere».

A prevalere, per ora, sono dunque le preoccupazioni per l'aumento dei casi Covid negli Stati Uniti, triplicati in poco meni di due settimane, e la paura per possibili restrizioni.

La cautela sulla riduzione degli stimoli resta nonostante un'inflazione al consumo al 5,4% e un Pce indicator (indice preferito dalla Fed per misurare l'aumento dei prezzi) al 3,4%, ben oltre il target.

Tutto rinviato ad agosto a Jackson Hole? Possibile. Per gli esperti, nonostante un'ulteriore posizione dovish, Powell potrebbe «parlare un po' di più delle discussioni che circondano il percorso del tapering», con l'incontro di Jackson Hole a fine agosto che «vedrà i funzionari Fed iniziare a gettare le basi per una riduzione del Qe».

D'altra parte, al Congresso, il governatore aveva ribadito che le pressioni inflazionistiche sarebbero rimaste «transitorie» senza bisogno urgente di un cambiamento di politica.

Insomma, ci vorrà ancora tempo prima di ridurre gli stimoli, ma gli acquisti saranno presto ripensati. La banca centrale Usa ha infatti ricordato che gli acquisti di titoli sono stati lanciati a dicembre con l'impegno a continuarli «fino a quando non saranno stati fatti notevoli progressi verso gli obiettivi della massima occupazione e della stabilità dei prezzi». Da allora, continua il comunicato l'economia «ha compiuto progressi verso quegli obiettivi». Il Fomc, quindi, «continuerà - e il termine è significativo - a valutare i progressi nelle prossime riunioni».

Nessuna promessa, ma la frase, che non compariva nel comunicato di giugno, apre evidentemente una nuova fase, transitoria, nella politica monetaria degli Stati Uniti.

Nel frattempo, i tassi sono stati confermati ieri vicino allo zero, tra lo 0% e lo 0,25%. E l'economia statunitense si avvia a una crescita record nel 2021. «Il pil degli Stati Uniti è sulla buona strada per mettere a segno la sua maggiore crescita da decenni», ha spiegato Powell. La Fed «ha deciso di mantenere misure che assicurano un sostegno all'economia», anche perché le «condizioni del mercato del lavoro sono migliorate, ma la strada da percorrere è ancora lunga».

Da ricordare che Powell si gioca molto nei prossimi mesi visto che è in scadenza a

febbraio del 2022 e la Casa Bianca non si è ancora pronunciata. Powell gode dell'appoggio di buona parte dei democratici e dei repubblicani, ma Biden è sotto pressione dei progressisti del suo partito affinchè nomini una donna.

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