Le cartelle esattoriali arretrate dalle quali lo Stato ne ricaverebbe soltanto pochi spiccioli saranno cancellate: è quello che potrebbe accadere, infatti, con tutti gli importi inferiori a mille euro. È questa l'ipotesi che circola nelle ultime ore e aiuterebbe lo smaltimento di tutte quelle cartelli che ingolfano gli uffici del Fisco.
Il nuovo "Saldo e stralcio"
La nuova operazione "Saldo e stralcio" che potrebbe prendere luce grazie a una maxi sanatoria prevede che tutte le cartelle da mille a 2.500 euro siano pagate soltanto per il 20% e stralciate per il restante 80% mentre, qualora ci fossero importi superiori, andrebbe pagata l'intera cifra con una penale del 5% che andrebbe a sostituire tutte le sanzioni e gli interessi (che aumenterebbero la cifra) da pagare a rate nell'arco di 10 anni. Se, invece, la cartella esattoriale non sarà ancora stata inviata, il governo ha in mente il 5+5: sanzione forfettaria del 5% e una rateizzazione di cinque anni. "L’obiettivo non è una semplice riforma del sistema tributario ma l’apertura di una nuova era nei rapporti tra fisco e contribuenti, ispirata alla reciproca fiducia e al riequilibrio dei rapporti tra cittadini e Stato", ha spiegato al Messaggero una fonte di Fratelli d'Italia.
"Eliminare cartelle inesigibili"
La mossa è chiara: quasi 23 milioni di italiani hanno una cartella esattoriale da pagare ma la cifra che si può recuperare è pari soltanto al 7% secondo i calcoli della Corte dei Conti. Gli arretrati sono pari a 1.100 miliardi, cifra incredibile accumulatasi a causa del malfunzionamento della riscossione. "L’Agenzia delle Entrate deve togliere di mezzo le cartelle inesigibili, perché lì non si potrà riscuotere niente e quindi bisognerà fare pulizia di quelle cartelle", ha spiegato al quotidiano Maurizio Leo, responsabile economico di Fratelli d’Italia. "Poi abbiamo le cartelle di ammontare inferiore: se andiamo a mettere a raffronto queste cartelle da recuperare e il costo di recupero, il costo di recupero è superiore all’ammontare richiesto".
Federcontribuenti ha stimato che tra la fine di quest'ano ne i primi mesi del 2023 arriverà un'inondazione pari a circa 10 milioni di cartelle esattoriali alle quali se ne devono aggiungere altre tre che Fisco e Inps stanno per spedire.
Questa cifra potrebbe generale errori non nuovi chiamati "cartelle pazze" che superano la metà del totale e il 30% delle quali che riguardano la decadenza, la prescrizione del pagamento o l’emissione di tributi già pagati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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