Fisco, scatta l'ora dei controlli. Fatture elettroniche nel mirino

Dopo l'invio di 228 milioni di documenti arriva il momento delle verifiche da parte delle Entrate. Ecco chi rischia di più

Fisco, scatta l'ora dei controlli. Fatture elettroniche nel mirino

Arriva la fase più dura: quella dei controlli. Il Fisco si prepara a mettere sotto i raggi x le fatture elettroniche. Dopo la scadenza del 18 febbraio, termine ultimo per i contribuenti per inviare al Sistema di interscambio le e-fatture, si passa alle verifiche. Il Fisco dovrà affrontare una sfida abbastanza gravosa: sono stati già inviati 228 milioni di documenti e, come sottolinea il Sole 24 Ore, sono almeno 2,3 milioni gli operatori che hanno usato la fattura elettronica. L'Agenzia delle Entrate di fatto userà le informazioni ricevute per effettuare una serie di controlli. I dati che il Fisco avrà a disposizione verranno usati su due versanti come ha già annunciato il direttore delle Entrate, Antonino Maggiore.

Da un lato andranno ad ampliare e a rafforzare le operazioni di compliance, dall'altro lato per i casi più gravi come ad esempio quelli di frod, scatteranno allora i controlli. Insomma il Fisco è gia pronto a "verificare" tutte le informazioni che in una fase ormai a regime potrebbero raggiungere la cifra record di 1,8 miliardi di e-fatture. Con il rischio sanzioni dietro l'angolo, nella prima parte di febbraio sono state inviate gran parte delle fatture elettroniche.

Il numero dei documenti è immediatamente raddoppiato: da 100 milioni di documenti registrati a gennaio, si è passati ai 228 milioni della prima metà di febbraio. Gli operatori dunque hanno recepito la riforma e pian piano stanno cercando di ridurre il margine di errore in fase di compilazione. Ma adesso l'analisi delle carte porterà al centro della scena i controlli del Fisco.

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