A partire dal primo gennaio 2020, un contribuente su 4 dovrà iniziare a fatturare con Iva e usando la modalità elettronica. Tra pochissimi giorni, sui dipendenti e i pensionati con reddito superiore a 30mila euro annuali e su chi ha speso oltre 20mila euro per personale e lavoro accessorio si abbatterà la manovra 2020, che li porterà fuori dal regime forfettario.
L'esclusione riguarderà, secondo quanto riporta il Sole24ore, un contribuente su 4: su 1,4 milioni di persone, 341.500 saranno fuori dalla flat tax, come indicato nella relazione tecnica alla legge di Bilancio. A queste, però, vanno aggiunti i 22mila che hanno aperto quest'anno una nuova partita Iva con il regime forfettario e le 195.500 aperture del 2018. Così, con le aperture degli ultimi 2 anni, le partite Iva che sfruttano la flat tax sono arrivare a 2 milioni. Per questo, in realtà, resterà fuori dal forfait almento mezzo milione di contribuenti.
La tassazione agevolata del regime forfettatio al 15% e al 5% per le start up era nata per aiutare gli italiani licenziati a rimettersi in piedi e per agevolare i giovani che volevano aprire una nuova attività. Il regime, però, era diventato vantaggioso rispetto all'Irpef per i contribuenti, ma sfavorevole allo Stato. Da qui la stretta del Governo, che permetterebbe all'Erario di guadagnare 492 milioni di Irpef, 34 di addizionali e 9 di Irap, perdendone 177 milioni di imposta sostitutiva: la tassazione ordinaria risulta così quasi il triplo di quella forfettaria. È possibile che una parte dei ricavi destinati a tornare alla tassazione ordinaria finiscano in realtà "nel sommerso", ma il Fisco intende mettere a punto un sistema di controllo, che permetterà anche di assicurarsi che nessuno abbia dichiarato il falso per entrare nel regime forfettario.
Ad esserne esclusi saranno soprattutto i contribuenti che sforano la soglia del reddito di lavoro dipendente o pensione, se il rapporto non è cessato. La soglia dei 30mila euro, sottolinea il Sole24ore, "corrisponde a circa 2.200-2.300 euro al mese". Nessun ostacolo di reddito, invece, per i lavoratori licenziati o dimessi, che però devono ricordarsi di non poter fatturare in prevalenza all'ex datore di lavoro o a soggetti a lui riconducibili.
Pochi, invece, quelli che abbandoneranno il forfait per aver sostenuto costi superiori a 20mila euro per lavoro dipendente nel 2019, dato che difficilmente il ricavo derivato supererà i 65mila euro.Ma, oltre alle esclusioni, nella manovra 2020 è stato inserito anche un incentivo, per invogliare i contribuenti a forfait ad usare la fattura elettronica.
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