Come funziona il bonus 200 euro per le partite Iva

Il decreto è arrivato alla Corte dei conti, presto anche le partite Iva potranno inoltrare la domanda per ottenere il bonus da 200 euro. Cosa sappiamo fino ad oggi

Come funziona il bonus 200 euro per le partite Iva

Il bonus 200 euro per le partite Iva si accinge a prendere corpo. La Corte dei conti sta vagliano il decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali e del ministero dell’Economia e delle finanze. A settembre ci sarà il click day, ovvero il giorno in cui si potranno inviare le domande e, nel frattempo, ci sono aspetti della procedura che sono già noti. Ecco quali sono.

Il bonus 200 euro per le partite Iva

Dopo avere incassato il benestare della Corte dei conti, tutti i nodi verranno sciolti e il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Il bonus 200 euro è dedicato ai lavoratori autonomi e ai professionisti i quali, il 18 maggio 2022 (data di entrata in vigore del decreto Aiuti), erano già iscritti all’Inps oppure a una gestione separata e che, nel corso del 2021, non hanno superato i 35mila euro di reddito. Altro requisito essenziale è quello di avere effettuato, a partire dal 2020, almeno un versamento parziale della contribuzione dovuta alla gestione a cui richiedono il bonus.

Saranno i singoli enti di previdenza a decidere le modalità secondo le quali i beneficiari potranno inoltrare le richieste. A tale proposito Tiziana Stallone, presidente dell’Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) ha detto che c’è la volontà di creare un click day unico, ossia il medesimo per ogni cassa di previdenza.

Il contributo verrà erogato a chi ne fa richiesta e i requisiti verranno controllati in un secondo tempo. La platea prevista è di circa 3 milioni di persone e questo ha determinato il calcolo dei 600 milioni di euro messi a disposizione del fondo per il bonus.

Le altre categorie professionali

Nelle prossime settimane il bonus 200 euro sarà esteso alle categorie professionali ancora non contemplate. Nel frattempo, i lavoratori domestici hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda di accesso all’agevolazione.

Altre categorie hanno invece tempo fino al 31 ottobre, tra queste

figurano:

  • Gli stagionali a tempo determinato e intermittenti con almeno 50 giornate di lavoro effettive svolte nel 2021 e che abbiano conseguito un reddito non superiore ai 35mila euro
  • I lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con un contratto in essere al 18 maggio 2022 e con un reddito 2021 non superiore ai 35mila euro
  • Gli autonomi occasionali senza partita Iva che risultavano già iscritti alle gestioni separate il 18 maggio 2022 e che hanno versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021
  • Gli addetti delle vendite a domicilio già iscritti alle gestioni separate il 18 maggio 2022 e che non abbiano conseguito, nel corso del 2021, un reddito superiore ai 5.000 euro proveniente da tale attività
  • I professionisti iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che hanno accumulato almeno 50 contributi giornalieri durante il 2021.

Si attendono quindi le disposizioni finali relative ai possessori di partite Iva ma il meccanismo per l'assegnazione del bonus è ragionevolmente identico a quello di tutte le categorie che già ne hanno beneficiato.

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